• IL NOSTRO NETWORK:
  • Indigo Communication
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
  • TAB Magazine
logo
logo
  • News
    • Hardware
    • Software
    • Servizi
    • Mercati
  • Focus
    • Applicazioni
    • Big Data
    • Business Intelligence
    • Cloud e Virtualizzazione
    • Data Center
    • Gestione Documentale
    • Mobility
    • Networking
    • Privacy
    • Resource Management
    • Sicurezza
    • Sistemi Operativi
    • Storage
  • Scenari
  • Storie di successo
  • Spunti di vista
  • Canale
  • Lavoro
    • Professioni
    • Carriere
    • Corsi
  • Eventi
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • News

L'Europa fermi Google for Jobs, la richiesta di 23 siti di ricerca lavoro

Ventitre piattaforme di annunci di lavoro accusano Big G di violazioni dell’antitrust. E chiedono a Margrethe Vestager di far sospendere il servizio fino al termine delle indagini in corso.

Pubblicato il 14 agosto 2019 da Redazione

Ancora problemi di antitrust per Google, questa volta a causa del suo servizio Web a supporto di chi cerca lavoro, Google for Jobs. Dopo le multe ricevute per le violazioni delle regole della concorrenza e abuso di posizione dominante, fatte attraverso Android, Adsense e Google Shopping, ora l’azienda di Mountain View attira nuovamente le indesiderate attenzioni della Commissaria UE per la Concorrenza, Margrethe Vestager. Anche se il lavoro sul nuovo caso potrà essere preso in carico dal suo successore, visto che il mandato della politica danese terminerà il prossimo ottobre.

 

Un’esclusiva di Reuters ha svelato che 23 siti di ricerca lavoro hanno indirizzato a Vestager una lettera in cui si chiede di obbligliare Big G a interrompere le pratiche anticoncorrenziali di Google for Jobs finché le indagini dell’antitrust europeo non saranno terminate. Già, perché Vestager già l’anno scorso aveva promesso di volersi occupare della questione.

 

Lanciato due anni fa, Google for Jobs aggrega e indicizza annunci di lavoro pubblicati originariamente su altri portali, selezionati solo tra quelli che rispettano le linee guida del servizio. Questa già potrebbe essere una prima discriminazione e Reuters cita l’esempio di Monster, piattaforma che nel tempo ha perso visibilità sul Web per via delle caratteristiche di formattazione del suo sito, sgradite agli algoritmi di Google, e non certo per la qualità del servizio.

 

C’è poi un altro problema segnalato nella lettera: in risposta a query su Google Search riguardanti la ricerca di lavoro, la pagina dei risultati piazza un link a Google for Jobs in cima alla lista. Così facendo, l’azienda garantisce a un proprio servizio una visibilità massima, mentre per ottenere la stessa cosa un qualsiasi sito o servizio di job search dovrebbe pagare per comparire tra i risultati sponsorizzati. In sostanza, si configurerebbe un abuso di posizione dominante (quella di Google nel mercato delle ricerche Web).

 

Reuters non elenca i nomi di tutti e 23 i siti di ricerca lavoro firmatari della richiesta, ma cita il britannico Best Jobs Online e i tedeschi Intermedia e Jobindex. Fa poi un’altra rivelazione: una persona informata sui fatti assicura che Vestager sta studiando la questione di Google for Jobs e sta anche lavorando per il passaggio di consegne, a fine ottobre, assicurandosi che il suo successore nel ruolo di commissario antitrust non abbandoni il caso.

 

Tag: google, lavoro, recruiting, antitrust, ricerca lavoro, Google for Jobs

GOOGLE

  • Furti di password e “sbadataggine”, Chrome ci mette in guardia
  • Allegare messaggi ai messaggi: la nuova trovata di Gmail
  • Nuovo scossone in Google: Page e Brin lasciano, va tutto a Pichai
  • Antitrust Ue e Google, la storia infinita: altra indagine in corso
  • Tasse: Google, Facebook, Amazon & Co. continuano a fare i furbi

NEWS

  • Gli analisti svelano le previsioni tecnologiche per il 2020
  • Il digitale aiuta aziende e commercialisti nella compliance fiscale
  • Furti di password e “sbadataggine”, Chrome ci mette in guardia
  • Il Patch Tuesday di dicembre risolve uno zero-day di Windows
  • Allegare messaggi ai messaggi: la nuova trovata di Gmail
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Eventi
Scopri Technopolis
Sfoglia la rivista digitale!
Viaggiatori più consapevoli, grazie ai dati e ai servizi digitali
La ricetta per innovare? Cogliere le opportunità del digitale
Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
Dati medici studiati dall’AI: il progetto di Google deve far paura?
Trend Micro protegge le fabbriche 4.0 con firewall e Ips ad hoc
La customer experience perfetta? Un webinar per imparare a crearla
I treni italiani viaggiano più sicuri grazie a software e sensori
Dati sanitari e privacy: Google indagata per il “progetto usignolo”
Microsoft inietta più intelligenza dentro Dynamics 365
Se la batteria dell’iPhone si scarica velocemente è colpa di iOS
Se la fabbrica è “smart” e connessa, l’economia ci guadagna
Analytics, il mercato in Italia non conosce crisi: +23% nel 2019
Il 5G viaggia velocemente, in tutti i sensi: parola di Qualcomm
Amazon sfida il Pentagono: un errore aver scelto il cloud di Microsoft
Pagamenti con carte poco sicuri in quasi due aziende su tre
Auto connesse in pista a Torino, per il driverless si deve aspettare
Attacchi tramite Internet Explorer e Office: serve la patch
Via libera a Huawei e Microsoft, sconto sui dazi possibile per Apple
E-commerce e sinergia con i partner strategici per Rs Components
Italiani attaccati agli smartphone, anche per gestire i loro soldi
L'esperienza del cliente è sempre più importante anche per l'IT
Pil e spesa Ict sono legati a doppio filo? Gli algoritmi rispondono
Emiliano Veronesi attuerà la strategia di Econocom in Italia
Gli analisti svelano le previsioni tecnologiche per il 2020
Il digitale aiuta aziende e commercialisti nella compliance fiscale
Furti di password e “sbadataggine”, Chrome ci mette in guardia
Il Patch Tuesday di dicembre risolve uno zero-day di Windows
Allegare messaggi ai messaggi: la nuova trovata di Gmail
La startup germogliano a Torino grazie a Microsoft e Ogr Tech
Con Intel Horse Ridge il quantum computing schiaccia l’acceleratore
Nuovi multifunzione a colori Ricoh, integrabili e sempre monitorati
Pechino vieta negli enti statali la tecnologia non “made in China”
Ericsson paga una multa da 1,6 miliardi di dollari per corruzione
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Scenari
Spunti di vista
Focus
Lavoro
Eventi
Storie di Successo
Partners
Indigo Communication
Technopolis
TAB Magazine
ictbusiness logo
© 2019 Indigo Communication - P.iva 04275830968