13/01/2011 di Redazione

L'imprenditore medio? Un incosciente digitale

Una nuova ricerca Symantec mette in evidenza come le PMI di tutto il mondo non siano abbastanza attenta alla sicurezza dei dati. Una leggerezza che costa migliaia di dollari al giorno e fa perdere clienti. Un classico caso in cui prevenire è meglio che cu

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Symantec ha annunciato ieri i risultati della 2011 SMB Disaster Preparedness Survey, una ricerca che punta a svelare quanto le piccole e medie imprese (PMI) siano preparate ad affrontare un disastro informatico, e relativa perdita di dati. I nuovi dati confermano quelli precedenti: le aziende non ritengono utile essere preparate, salvo poi affrontare i costi enormi dovuti all'arresto quasi totale del lavoro.

Perché mettere a rischio degli affari che vanno bene?

Un incidente che compromette i server, o anche un solo computer, può infatti avere conseguenze nefaste. Nel peggiore dei casi la produttività si ferma del tutto, con costi enormi. A questi bisogna aggiungere quelli per l'intervento di recupero, che sono maggiori se non c'è una preparazione adeguata. E per di più si perdono clienti. Ecco perché si parla di "disastro".

"le PMI non hanno ancora compreso il grave impatto che potrebbe avere una minaccia informatica sul loro business. Nonostante siano a conoscenza delle minacce possibili, molti pensano ancora che a loro non possa succedere" ha dichiarato Bernard Laroche, senior director, SMB product marketing, Symantec. "I disastri capitano e le PMI non possono permettersi di perdere le proprie informazioni o – ancora più importante – le informazioni sensibili dei propri clienti. Una semplice pianificazione consente alle PMI di proteggere le informazioni in caso di attacco e a guadagnarsi la fiducia dei clienti."

"La ricerca ha rilevato che le informazioni fondamentali della maggior parte delle piccole e medie imprese non sono protette. Meno della metà delle PMI esegue il backup dei dati una volta alla settimana o con maggiore frequenza e solo il 23% lo fa quotidianamente. Gli intervistati hanno inoltre affermato che un attacco informatico potrebbe causare la perdita di informazioni. Infatti, il 44% delle PMI ha affermato che potrebbe perdere come minimo il 40% dei propri dati in caso di attacco", continua il comunicato stampa.

Eppure la maggior parte degli imprenditori non fa nulla fino a che non succede qualcosa di grave. Per una PMI – almeno per quelle che dipendono dai sistemi informatici – "il costo medio di un downtime per le PMI è di circa 12.500 dollari al giorno", e come se non bastasse più della metà dei clienti ha deciso di cambiare fornitore, e di aver dovuto affrontare costi aggiuntivi dovuti al downtime.

Se nella vostra azienda l'infrastruttura digitale è importante, quindi non è il caso di prendere la questione alla leggera. Consultate o assumete un esperto, e assicuratevi che in caso di disastro digitale il lavoro possa riprendere velocemente, proteggete le informazioni importanti con copie di backup – senza trascurare i test di verifica - formate e sensibilizzate i dipendenti sulla sicurezza e aggiornate i piani di sicurezza periodicamente.

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