16/05/2018 di Redazione

L'industria ha fiducia nella trasformazione digitale ma non è pronta

Tra quelle intervistate in uno studio sponsorizzato da Interoute, il 68% delle aziende europee del settore manifatturiero e ingegneristico ha detto di credere nella cosiddetta “digital transformation”. Ma solo una minoranza ha già adottato il modello 4.0.

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C'è abbastanza ottimismo nel mondo europeo dell'industria, dalla manifattura al settore ingegneristico, e parte del merito va alla tecnologia. O meglio alla cosiddetta “digital transformation”, un cambiamento non solo tencnologico ma organizzativo, fatto di nuovi modelli di lavoro, processi, business, che aziende di ogni comparto e dimensione stanno abbracciando in diversa misura. Un nuovo punto di vista sul tema emerge da uno studio (“‘The challenges facing European IT decision makers engaged in digital business transformation”) condotto da Coleman-Parkes Research per conto di Interoute tra l’agosto e il settembre 2017, i cui risultati sono stati svelati ora: il 68% delle realtà industriali medie e grandi ha fiducia nella trasformazione digitale, ritenendola un motore di crescita.

 

La statistica deriva dalle risposte degli 820 responsabilil It senior interpellati, appartenenti a imprese europe di vari settori, con fatturato annuale compreso tra i 200 milioni e i cinque miliardi di euro. Ebbene, la percentuale di “fiduciosi” nel mondo industriale è più alta del 61% emerso come media dell'intero campione.

 

Ma che cosa significa trasformazione digitale applicata al settore secondario? L'obiettivo prioritario di chi produce beni fisici è il miglioramento della customer experience: lo cita al primo posto il 49% dei responsabili It che lavorano per imprese manifatturiere, mentre questo stesso tema è prioritario solo per il 38% delle società di trasporti e turismo e per il 32% delle organizzazioni del settore legale. Per tutte quante, in ogni caso, poter garantire ai propri clienti una buona esperienza richiede la presenza di tecnologie di connettività e di reti solide, siano esse usate per l'e-commerce o per la gestione della supply chain o per la fabbrica connessa “4.0”.

 

Fiducia a parte, va detto che be il 56% delle realtà manifatturiere grandi e medie europee ammette di non essere ancora riuscita a trasformare le proprie risorse tecnologiche in direzione del modello “4.0”, dunque automatizzando la supply chain, raccogliendo ogni genere di dato (meglio se in tempo reale), personalizzando l'esperienza clienti e velocizzando lo sviluppo di nuovi prodotti. Che cosa manca? Per il 66% dei responsabili It di questo settore, è irrinunciabile disporre di piattaforme It scalabili in automatico, mentre la sicurezza dell'intera architettura è un must per il 63%; seguono, in ordine di menzione, l'evoluzione continua dei processi (59%) e il ricorso a piattaforme che possano integrare le tecnologie legacy con le applicazioni cloud (52%).

 

 

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