31/05/2018 di Redazione

L'intelligenza artificiale cinese di SenseTime sfonda il miliardo

Con l'ultimo round la società specializzata in tecnologie di analisi video e riconoscimento facciale in pochi mesi ha raccolto 1,2 miliardi di dollari di finanziamenti. Ora collabora con Alibaba e con il Mit.

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I volti dei cinesi hanno sempre meno segreti per aziende e forze dell'ordine, e il merito (o la colpa, a seconda dei punti di vista) è dell'intelligenza artificiale. L'ultimo successo di SenseTime, società specializzata in tecnologie di riconoscimento delle immagini, è chiara dimostrazione del forte interesse per gli algoritmi come mezzo per identificare persone, completare procedure di autenticazione, controllare la sicurezza fisica di luoghi pubblici e scuole, e altro ancora. In Cina, più che in qualsiasi altro Paese, il riconoscimento facciale sta facendo discutere, dimostrandosi tecnologia sempre più raffinata ed efficace ma anche potenzialmente invasiva: può aiutare ad acciuffare criminali e ladri identificati dalle videocamere tra la folla, così come creare scenari da Grande Fratello sorvegliando i bambini a scuola.

Di certo esistono interessi economici sostanziosi intorno all'intelligenza artificiale basata sull'analisi di dati visuali, algoritmi e biometria. SenseTime ha appena completato un nuovo round di finanziamento back-to-back da 620 milioni di dollari, con il contributo della società di venture capital di Qualcomm, di Fidelity International, Hopu Capital, Silver Lake, Tiger Global e altri, portando a oltre 1,2 miliardi di dollari il bottino raccolto negli ultimi mesi e a 1,6 miliardi quello complessivo (a cui fra gli altri ha contribuito anche Alibaba). Con quest'ultima iniezione di risorse la società porta a 4,5 miliardi di dollari la propria valutazione di mercato.

Perché è tanto appetitosa per gli investitori? SenseTime è altamente profittevole e per tre anni consecutivi ha registrato impressionanti tassi di crescita del fatturato del 400%. Navigando in ottime acque, ha potuto sviluppare rapidamente nuove soluzioni di intelligenza artificiale per smartphone (realtà aumentata, miglioramento delle fotografie e riconoscimento facciale), per smart city (video anaytics per applicazioni di videosorveglianza), per aziende del settore retail, della finanza, dell'automotive e di altri ambiti. Risale e poche settimane fa l'accordo firmato con la società di trasporti Shanghai Shentong Metro Group, accordo mirato a creare soluzioni di monitoraggio del traffico all'interno di stazioni della metropolitana, e citiamo anche l'alleanza stretta con il Massachusetts Institute of Technology (Mit) per foraggiare la ricerca accademica nel campo dell'AI.

 

 

 

Secondo recenti dati di CB Insights, l'anno scorso il 48% degli fondi mondiali destinati a startup attive nel campo dell'intelligenza artificiale è servito a sostenere i progetti di realtà cinesi in ambito machine learning, deep learning, robotica e altre applicazioni di AI. Alle startup cinesi, tuttavia, è andato “solo” (non è poco ma nemmeno troppo, considerato il primato demografico) il 9% dei finanziamenti privati mondiali. E SenseTime se ne è accaparrata una consistente porzione.

 

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