15/09/2017 di Redazione

L'Internet of Things Dell Emc è multiforme sotto il cielo d'Irlanda

Dai sistemi di monitoraggio remoto e analytics per elettrodomestici, a quelli che permettono di mantenere in salute gli animali da allevamento, passando per il fleet management. Lo European IoT Lab di Limerick è un luogo dove poter sperimentare tecnologie

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L'Irlanda della tecnologia non è solo quella dei grandi data center e dei i quartieri generali europei dei colossi della Silicon Valley, ma anche quella dell'Internet of Things. Ne è esempio lo European IoT Lab ospitato all'interno del Solution Center di Dell Emc a Limerick: uno spazio aperto, dove poter immaginare e creare un’infinità di soluzioni e progetti. Inaugurato nel 2015, vuol essere un luogo in cui partner e clienti possono testare e simulare in ambiente reale le più diverse soluzioni basate sull'Internet delle Cose.

Come spiegato da Jeff McCann, global lead, IoT & Oem, Customer Solution Centers di Dell Emc, il laboratorio è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che stanno cercando di mettere a punto soluzioni e servizi basati su questo modello tecnologico. Uno degli elementi chiave a livello di infrastruttura è la tecnologia di gateway, che assicura l’acquisizione e l’elaborazione dati a livello periferico. “Il centro di Limerick”, ha raccontato McCann, “si è dimostrato essere un perfetto acceleratore per lo sviluppo di iniziative legate all’IoT, un luogo in grado di agire da moltiplicatore di esperienze e conoscenze nell’ambito dei più diversi settori. Le collaborazioni sino ad ora intraprese testimoniano dell’incredibile innovazione che può essere generata mettendo fattor comune infrastruttura tecnologica e conoscenza dei processi”.

Per Dell Emc lo European IoT Lab rappresenta un'opportunità per creare best practice in molteplici settori verticali, aprendo la strada a ulteriori sviluppi e investimenti da parte di partner e clienti. I mercati e le esperienze su cui il Lab si sta  confrontando sono le più diverse, dall’ambito manifatturiero, a quello dei trasporti e dell’energia. Per Jason Kay, chief customer officer di Ims Evolve (azienda che sviluppa soluzioni e servizi per il settore della refrigerazione, in particolare nel retail), la collaborazione con Dell permette di contare su un’azienda in grado di supportare lo sviluppo di applicazioni a ogni livello infrastrutturale, garantendo al tempo tempo stesso la scalabilità necessaria e l’apertura verso piattaforme cloud, siano esse di Amazon Web Services, Microsoft Azure o Ibm.

Ims Evolve, per esempio, ha messo a punto una soluzione per la manutenzione predittiva e l'ottimizzazione del funzionamento dei dei sistemi di refrigerazione. “
Stabilizzare la catena del freddo”, spiega Kay, “consente ai clienti risparmi di un certo ordine di grandezza, poiché il malfunzionamento è causa di deterioramento dei prodotti. Grazie all’utilizzo di sistemi di analytics vi sono clienti che riescono a ridurre le perdite alimentari di circa il 50%, tagliando al tempo stesso i costi legati agli interventi per la manutenzione".

Diverso il contesto in cui si muove Davra Networks, il cui Ceo, Paul Glynn, ha illustrato le esperienze nell’ambito delle automobili connesse e in quello più ampio dei trasporti intelligenti: per esempio, il monitoraggio dei veicoli operato da società che si occupano di fleet management. Altrettanto interessante è il caso proposto da Tssg, centro di ricerca irlandese che sta sviluppando una soluzione per il monitoraggio del bestiame che può servire a prevenire l'insorgere di patologie come la laminite (l’infiammazione della parte corneale dello zoccolo dei bovini). Alle caviglie degli animali vengono applicati sensori che raccolgono dati di movimento, permettendo di rilevare eventuali anomalie di deambulazione. In questo modo si può intervenire con la più corretta terapia, impedendo la progressione della disfunzione articolare che, se non curata, porterebbe all’abbattimento dell’animale.

 



Gli analisti concordano sulle potenzialità di crescita della dimensione applicativa riferibile all'IoT: gli elementi di base che permettono di realizzare servizi e soluzioni coerenti con questo paradigma tecnologico oggi già esistono. Esiste la sensoristica abilitante l’acquisizione di dati, esiste l’infrastruttura in grado di convogliare e canalizzare ove opportuno i dati. Esistono le piattaforme Big Data in grado di produrre informazioni utili a rendere più efficiente la gestione, il monitoraggio e la manutenzione di apparati di ogni ordine e grado. Esiste la possibilità di attingere a queste informazioni da remoto e allo stesso tempo esiste la possibilità di distribuire i dati in mobilità, dal cloud verso smartphone, tablet e terminali ad hoc.

Se vogliamo, la merce più rara da reperire sul mercato sono le competenze. Ci vorrà tempo perché queste siano sufficientemente diffuse e perché si possa tradurre la tecnologia in soluzioni a valore. Tuttavia, in virtù delle opportunità che navigano nel mare magnum dell’IoT, è verosimile immaginare che questo gap venga presto colmato. Lo testimoniano gli stessi ingenti investimenti messi in campo dalle grandi aziende dell’Information Technology, il cui obiettivo è sviluppare un sempre più ampio ecosistema di partner per traslare il valore della tecnologia in un valore di business.

 

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