07/11/2019 di Redazione

La carrozzina a comandi vocali dialoga anche con gli ascensori

All’ospedale San Camillo di Torino debutta Alba (Advanced Light Body Assistants), una sedia a rotelle dotata di sensori e interfacce vocali, che può anche aiutare i disabili a prendere l’ascensore in autonomia.

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L’informatica può fare molto per migliorare la vita di chi soffre di disabilità di vario genere. Ma finora nessuno aveva pensato di usare i sensori, le connessioni Internet of Things e i software di interazione vocale per creare una sedia a rotelle tecnologica, anzi di più: un alleato nella vita quotidiana di chi non può camminare con le proprie gambe. Oltre a essere il nome della nonna di Andrea Segato, creatore del progetto, Alba è anche l’acronimo di Advanced Light Body Assistants e identifica sostanzialmente una carrozzina a comandi vocali, che risponde alle indicazioni del suo ospite grazie a un microfono e all'interazalbaione con Amazon Alexa, e che si sposta schivando gli ostacoli grazie a un corredo di sensori.

 

Alba nasce da un’idea e dal lavoro della società di consulenza Teoresi, ma hanno collaborato al suo sviluppo anche STMicroelecronics, il centro di ricerca statunitense United Technologies Research Center e Otis, il grande produttore di ascensori, montacarichi, scale e tappeti mobili. Proprio con Otis è stata realizzata una prima applicazione pratica, appena presentata ufficialmente: quella del Presidio Sanitario San Camillo di Torino, dove Alba potrà aiutare i visitatori e i degenti disabili a muoversi in autonomia anche tra un piano e l’altro dell’edificio.

 

La carrozzina riceve l’indicazione della destinazione da raggiungere o tramite comando vocale o con un input impartito da remoto. Se c’è bisogno di muoversi da un piano all’altro, Alba è in grado di richiamare un ascensore Otis particolarmente evoluto (appartenente alla gamma Gen2), che apre le porte per far salire a bordo la carrozzina e le richiude solo a imbarco completo, per poi salire fino al piano richiesto.

 

L’applicazione del San Camillo è solo il punto di partenza. Nelle intenzioni degli sviluppatori, Alba potrà trovare impiego in ambito clinico e ospedaliero ma anche nelle abitazioni private e in luoghi pubblici come i musei. In un prossimo futuro, inoltre, grazie all’integrazione di Alexa potrebbe essere usata per comandare sistemi di domotica o per inoltrare chiamate.

 

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