28/05/2018 di Redazione

La cerniera a “fisarmonica” del Surface Book finirà sui Macbook?

L'aggiornamento di un documento di brevetto di Apple del 2013 mostra un sistema di congiunzione chiamato “cerniera flessibile” e simile a quello già visto sul portatile di Microsoft. Ma l'idea di Cupertino è precedente.

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Un Macbook con la cerniera flessibile: il documento di una richiesta di brevetto depositata da Apple allo European Patent Office mostra l'idea di un meccanismo di congiunzione a fisarmonica, utilizzabile per collegare la tastiera allo schermo del computer portatile, e che fa subito venire in mente il sistema usato da Microsoft sul Surface Book. La Mela non disdegna dunque di copiare dalla concorrenza, rendendosi colpevole dello stesso misfatto di cui ha sempre accusato gli altri, Samsung innanzitutto? Forse le cose non stanno così.

Il documento tecnico, pubblicato online dal sito Patently Apple, descrive un sistema di scocca in metallo monoblocco, in cui spicca la presenza di una cerniera flessibile denominata living hinge. Questa struttura ha il vantaggio di essere flessibile e composta da un unico elemento, anziché includere più parti a incastro che sarebbero naturalmente soggette al rischio di rottura. Il sistema può rappresentare l'elemento di congiunzione fra la tastiera e lo schermo di un Macbook, ma può anche essere inserito sulla cover protettiva di un iPad o, in versione mignon, nell'attaccatura tra filo e auricolare in un paio di cuffiette per iPhone e iPod.

 

 

L'idea ricorda molto da vicino il meccanismo a fisarmonica del Surface Book (o “cerniera a fulcro dinamico”, da denominazione ufficiale) ideata nel 2015, però non si può dire che Microsoft sia stata copiata. Il documento pubblicato giorni fa dallo European Patent Office è datato 2017, ma la prima versione della richiesta di brevetto risale al 2013. L'anno scorso, dunque, Apple ha semplicemente aggiornato un concept immaginato già da tempo con alcune modifiche, in particolare prevedendo l'impiego di un unico blocco di metallo lavorato al laser anziché la presenza di più componenti.

Se anche i progettisti di Cupertino possono vantare la paternità dell'idea, a Microsoft va invece riconosciuta una maggiore prontezza nel tradurre la teoria in pratica. Resta da capire se e quando futuri Macbook ingloberanno questa innovazione, con almeno due vantaggi: un processo di produzione semplificato (perché si fabbricherà un unico blocco anziché assemblare più componenti) e una maggiore robustezza e longevità dei dispositivi.

 

 

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