12/07/2017 di Redazione

La Cina cambia le regole, Apple si adatta con un data center

Per rispettare le nuove leggi di cybersicurezza cinesi, che richiedono la custodia dei dati in patria, la società californiana sta realizzando il suo primo data center del Paese, in collaborazione con un'azienda locale.

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In Cina si potrà continuare a usare iCloud e altri servizi Apple, ma solo a patto di non dover trasmettere e consegnare i propri dati agli Stati Uniti. Così ha deciso, il mese scorso, il governo di Pechino, e così si potrà fare grazie al nuovo data center annunciato dalla società di Cupertino. Si tratterà della prima infrastruttura di Apple ubicata in Cina, e nata proprio per assecondare le nuove leggi di cybersicurezza entrate in vigore a giugno. Fra le diverse misure spiccano quella che impone a chiunque gestisca un “sistema utilizzabile per raccogliere, conservare, trasmettere, scambiare e processare dati” l'onere di dimostrare di essere in regola con la compliance.

I dati personali degli utenti di un servizio, inoltre, se riferiti a cittadini cinesi, dovranno essere fisicamente conservati nel territorio della repubblica popolare, a meno che non si dimostri la necessità di un loro trasferimento all'estero. Le aziende tecnologiche – incluso chi, come Apple, si affida ai propri data center per servizi come iCloud – rischiano multe fino 150mila dollari a nel caso di violazioni.

Ecco perché la Mela si è premurata di far sapere a Reuters che il suo nuovo data center cinese “ci permetterà di migliorare la velocità e l'affidabilità dei nostri prodotti e servizi, soddisfando allo stesso tempo i requisiti del regolamento appena approvato”. La struttura sorgerà nella provincia di Guizhou, nel sud-ovest del Paese, e sarà parte di un più ampio investimento di 1 miliardo di dollari destinato a tale territorio. Oltre al requisito della localizzazione geografica, Apple potrà rispettare quello della gestione “cinese” dei dati, attraverso un accordo con la società di data management Guizhou-Cloud Big Data Industry.

A rassicurazione degli utenti, e non inutilmente in tempi di post-Data Gate e di continue polemiche sui presunti rapporti fra Donald Trump e gli hacker russi, Apple ha fatto sapere che “nessuna backdoor sarà creata in nessuno dei nostri sistemi”. Di tutt'altro sapore è il data center completamente alimentato da energia verde che la società di Cupertino pianifica di costruire nella democratica Danimarca.


 

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