24/02/2016 di Redazione

La gestione documentale si fa verde e “biologica”

Costi ridotti di un quinto e parco stampanti razionalizzato: è giunta a questi traguardi l’azienda bresciana Copan Group, specializzata nella produzione di tamponi e in sistemi per la biologia molecolare. Come? Con l’intervento di Ricoh, che ha realizzato

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Una corretta gestione documentale e una razionalizzazione del parco macchine possono portare a ridurre i costi del 19%. Oltre che a far bene all’ambiente. Ne è consapevole Copan Group, azienda bresciana specializzata nella produzione di tamponi per la batteriologia e in sistemi per la biologia molecolare. La società, che nel 2011 ha brevettato una soluzione completamente automatizzata che copre tutte le fasi del processo di creazione del campione biologico, ha voluto dare il proprio contributo alla salvaguardia dell’ambiente e ha deciso di affidarsi a Ricoh. Ottenendo, oltre ai risparmi già citati, anche un certificato di realtà “green”.

“In azienda abbiamo sviluppato un progetto di riorganizzazione dell’It per supportare la forte espansione”, spiega Stefano Bonazzi, senior It manager di Copan Group. “Stiamo parlando di una crescita a due cifre anno su anno. Il progetto di innovazione ha interessato anche i processi documentali con l’obiettivo di ridurre i costi, migliorare la sostenibilità e sollevare il reparto It dalle attività gestionali relative all’ambiente di stampa”.

E in relazione a questo progetto sono entrati in gioco Ricoh e il suo partner bresciano Dap, i cui specialisti hanno effettuato un’analisi della situazione di partenza e sviluppato poi una proposta personalizzata sulla base delle specifiche esigenze del cliente. Sono stati inclusi tutti i servizi di assistenza tecnica, on site e da remoto, e di manutenzione. Dopo aver razionalizzato il numero dei dispositivi di stampa, Copan ha ricevuto “un Certificato di Sostenibilità che attestava la riduzione dei consumi energetici, di carta e di CO2”, aggiunge Bonazzi.

 

Da sx: Stefano Bonazzi (senior It manager Copan Group) e Alessio Folesani (Dap)

 

“In un’ottica di ulteriore attenzione al green abbiamo deciso di neutralizzare le restanti e inevitabili emissioni di carbonio relative alle stampe, bilanciandole con crediti di carbonio generati da progetti a energia pulita in cui Ricoh investe”, conclude il manager. Inoltre, tutta l’infrastruttura tecnologica viene costantemente monitorata per introdurre ulteriori ottimizzazioni, anche a livello ambientale, e ridurre ulteriormente i costi. In un circolo virtuoso senza sosta.

 

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