24/02/2017 di Redazione

La grafomania di Google colpisce iOs e Android

L’azienda ha rilasciato un aggiornamento che introduce la digitazione vocale sull’app Gboard, compatibile con il sistema operativo di Apple. Inoltre, si profila all’orizzonte un cambio di strategia su Messenger, l’applicazione nativa del robottino verde p

immagine.jpg

Novità “testuali” da Google, una per iOs e una per Android. Nel primo caso Big G ha rilasciato un aggiornamento per Gboard, l’app-tastiera per i dispositivi Apple che ora si è arricchita della digitazione vocale, mentre nel secondo l’azienda ha dato una mano di vernice all’app nativa di Android per la gestione dei messaggi. Andiamo con ordine. Lo scorso maggio Google introdusse Gboard, un’applicazione-tastiera (ma in realtà ben più complessa) che in modo basilare server per effettuare ricerche senza cambiare l’app che si sta utilizzando. Con Gboard è ad esempio possibile trovare informazioni sul ristorante per il sabato sera e condividerle direttamente con i propri contatti, senza uscire dalla chat in uso.

Ora l’applicazione, disponibile sull’App Store, supporta 15 lingue e anche le nuove emoji introdotte dalla Mela su iOs 10. Per attivare la digitazione vocale è sufficiente premere per un paio di secondi sull’icona a forma di microfono e iniziare a parlare quando compare la nuova finestrella. Una funzionalità sicuramente poco rivoluzionaria, ma di cui Gboard era ancora stranamente sprovvista.

Saltando sulla piattaforma del robottino verde, si è scoperto che Big G ha deciso di cambiare il nome del proprio hub nativo di gestione dei messaggi, noto come Messenger, in Messaggi Android. Secondo i piani dell’azienda, questa diventerà l’applicazione Rcs (Rich Communication Services) di default per tutti i dispositivi Android, consentendo agli utenti di inviare e ricevere Sms, Mms e messaggi di nuova generazione alla maniera di iMessage, il servizio integrato in iOs.

 

Messaggi Android è la nuova app di messaggistica di Google

 

Al momento sta all’utente scaricare l’app gratuita, già disponibile su Play Store, ma sembra che numerosi produttori di smartphone, come Lg, Motorola, Sony, Htc, Zte, Nokia, Archos, Bq, Wiko e altri abbiano aderito al progetto di Google e, a partire dalla prossima versione di Android, installeranno di default il software nei propri dispositivi.

 

ARTICOLI CORRELATI