25/06/2010 di Redazione

La guerra di Flash fa bene ai conti Adobe

Il secondo trimestre dell'anno vede i conti di Adobe fare un balzo del 34 per cento. Merito della Creative Suite 5, ma pesa la crescente adozione di Flash Player nei cellulari. Unica fuori dal coro è Apple e il polemico Steve Jobs

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La "guerra di Flash" ha fatto bene ai conti di Adobe. Lo scorso 4 giugno la società, guidata da Shantanu Narayen come Chief Executive Officer, ha chiuso il secondo trimestre del suo anno fiscale 2010. Con risultati record: 943 milioni di dollari nel trimestre in crescita dagli 858,7 del primo trimestre e un 34% d'incremento rispetto allo stesso periodo del 2009. Buono anche l'utile operativo di 227,3 milioni. Il terzo trimestre ha come target di arrivare tra 950 milioni e il miliardo di dollari di fatturato.

Risultati economici così positivi sono indubbiamente dovuti al successo riscontrato sul mercato dal lancio della Creative Suite 5. Ma Flash Player, che pure non porta immediatamente fatturato poiché è gratuito, ha la sua notevolissima importanza.

http://www.adobe.com/products/creativesuite/

Si ricorderà che un paio di mesi prima del lancio di iPad da parte di Apple, Steve Jobs si era espresso molto negativamente su Flash, una "tecnologia vecchia e insicura", per motivare la scelta della sua società di non adottarla né in iPhone né in iPad e di preferirgli HTML5, lo standard video sviluppato dall'ecosistema Open Source. Ne seguì una polemica a distanza che ancora oggi stenta a chetarsi.

Fatto è che Narayen può continuare a vantare che il 98% dei pc al mondo utilizza Flash Player per visualizzare i video, che l'85% dei siti web, il 75% dei video web e il 70% dei videogiochi ne usano la tecnologia. E non sono da meno il 20% dei produttori di telefonini cellulari che mettono Flash Player sui propri device mobili.

Una situazione che ha scatenato la contrapposizione tra chi, come Apple, dice di sostenere un sistema aperto ma che in pratica preferisce controllare ogni virgola del proprio business e chi, come Adobe, sostiene che pur essendo proprietario di Flash l'ambiente è così presente nel mercato da non costituire un freno alla libera innovazione. Anzi, in quattro e quattr'otto, Narayen ha messo in conto di rendere Flash anche HTML5 compliant.

Intanto inanella accordi e collaborazioni con i costruttori mobili alternativi ad Apple: Nokia, Research in Motion con i BlackBerry, Palm di Hewlett-Packard usano e useranno Flash nei propri device. Dell lo utilizza nel proprio tablet Streak che funziona con Google Android e anche Motorola ce l'ha sul proprio telefono Droid 2.

E Google, nel disegno della propria via in antitesi ad Apple e Microsoft Windows, utilizza Flash per la propria Google TV sviluppata assieme a Sony. E molto probabilmente Google avrà Flash sul proprio futuro tablet computer.

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