28/05/2014 di Redazione

La lotta alla mafia passa attraverso la firma digitale

Grazie alle tecnologie di Microsoft, in particolare .Net Framework e Sql Server, la Direzione Investigativa Antimafia ha realizzato un progetto sperimentale di dematerializzazione dei documenti, che include anche l’introduzione della firma elettronica av

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Chi si occupa di sicurezza e di lotta alla criminalità non è estraneo al percorso di digitalizzazione, e dunque di snellimento, della Pubblica Amministrazione italiana. La Direzione Investigativa Antimafia ha appena intrapreso questa strada con un progetto che porta la firma di Microsoft: diverse tecnologie del vendor, e in particolare .Net Framework ed Sql Server, sono state utilizzate con l’obiettivo di migliorare l’efficienza della gestione documentale, l’accesso alle informazioni e la sicurezza nella condivisione dei dati.

Il progetto, avviato già tre anni fa e sviluppato attraverso un’implementazione graduale, ha permesso alla Dia di ottimizzare la gestione dei processi di formazione, protocollazione e archiviazione documentale, anche attraverso l’uso della firma grafometrica. Questo significa, per esempio, che l’organismo investigativo può ora gestire e condividere in modo più semplice le informazioni che circolano dalla direzione centrale alle sedi sparse sul territorio, e viceversa. Reperire un documento è diventato più facile, e allo stesso tempo sono stati rispettati i livelli di sicurezza richiesti per informazioni delicate e riservate.

La Dia ha dato recentemente avvio a una nuova fase del progetto con la sperimentazione della firma digitale avanzata, anche detta firma grafometrica, grazie a una soluzione sviluppata da Microsoft insieme al partner Namirial: Firma GrafoCerta. Questo sistema permette, letteralmente, di firmare un documento elettronico usando una penna digitale sullo schermo di un dispositivo touch, come si farebbe normalmente su un foglio di carta. 

La firma così ottenuta ha valore giuridico poiché attribuibile con certezza al suo proprietario grazie a una serie di parametri biometrici misurati dal software, quali posizione, pressione e tempi (velocità, accelerazione) della scrittura.

L’obiettivo della Direzione Investigativa Antimafia è arrivare a rendere puramente elettronico il processo di protocollazione, eliminando anche l’ultimo passaggio cartaceo legato alla necessità di stampare i documenti per firmarli prima di inviarli tramite l’applicazione, e di doverli successivamente riacquisire tramite scanner. La soluzione testata prevede l’utilizzo di una libreria di firma grafometrica integrabile in soluzioni desktop Microsoft.Net e a breve anche in applicazioni Windows (per le quali Namirial sta completando la realizzazione di analoghe interfacce di programmazione per acquisire la firma digitale).
 

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