18/12/2014 di Redazione

La meccanica quantistica difende le carte di credito dalle truffe

La Quantum-Secure Authentication, un nuovo metodo sviluppato da un gruppo di ricercatori di un’università olandese, azzera le possibilità che una carta di credito venga clonata. Per autenticare ciascuna transazione si utilizzano le proprietà quantistiche

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Più che delle forze dell’ordine, i truffatori esperti nella clonazione di carte di credito e dovrebbero aver paura della meccanica quantistica. Il tema, recentemente tornato protagonista delle cronache non solo per il successo cinematografico di Interstellar ma anche per le attività portate avanti da Google con il computer quantistico acquistato da D-Wave, è al centro di una scoperta realizzata da un gruppo di ricercatori olandesi dell’Università di Twente e pubblicata dalla rivista Optica (l’house organ della Optical Society).

In effetti, c’entrano i fotoni: a detta dei ricercatori, è possibile sfruttare le proprietà di queste particelle per definire un nuovo metodo di validazione delle transazioni, pagamenti e prelievi di denaro tramite bancomat o carte di credito. Nella meccanica quantistica – così come la si spiega ai profani – è noto come per il principio di indeterminazione di Heisenberg sia impossibile determinare con esattezza tutte le proprietà di una particella in un dato momento.

Il nuovo metodo, battezzato Quantum-Secure Authentication (Qsa), prevede che la carta di credito venga ricoperta da un sottile strato di pittura bianca contenente milioni di nanoparticelle, che possono rispondere agli impulsi di luce generando dei “percorsi” quasi impossibili da replicare casualmente. Grazie a questo materiale è possibile generare un meccanismo di “domanda e risposta” basato non su password numeriche o alfabetiche, bensì sul comportamento dei fotoni. In altre parole, sulla luce.

Per ogni richiesta di operazione di pagamento o prelievo la banca invii uno specifico “tracciato di luce” al quale le nanoparticelle rispondono creando una sorta di percorso. La transazione viene approvata solamente se la banca riconosce il percorso come corretto. Questo metodo, a detta dei ricercatori olandesi, rende le carte di credito inespugnabili ai tentativi di clonazione e può essere potenzialmente applicato anche in altri ambiti, dalle serrature elettroniche ai passaporti.

 

 

Il fondamentale vantaggio della Quantum-Secure Authentication sta nella sua capacità di prevenire le truffe, dal momento qualsiasi tentativo di intercettare le chiavi di autenticazione provoca la distruzione dell’informazione trasmessa. Oltre alla sicurezza, c’è poi il bonus della facilità di implementazione: sono sufficienti un lettore laser, sensori di immagine e chip di tipo economico. Infine, come riassunto da Pepijin Pinkse, ricercatore del progetto, “la cosa migliore del metodo che abbiamo chiamato Quantum-Secure Authentication è che i segreti non sono necessari. E dunque non possono nemmeno essere rubati”.

 

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