01/06/2012 di Redazione

La navigazione mobile soppianterà quella con i Pc

Smartphone e tablet saranno in tre anni i dispositivi più usati per navigare in Rete. Le aziende devono affrettarsi a realizzare versioni dedicate dei propri siti e il settore pubblicitario deve evolvere perché il futuro è chiaramente orientato al mobile

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I dispositivi mobile stanno battendo i Pc tradizionali nelle navigazione in Internet: in India il sorpasso è già avvenuto, è verosimile prevedere che succederà anche nel resto del mondo nell'arco di un triennio. Tutta colpa della diffusione di dispositivi mobili quali smartphone e tablet e del conseguente incremento dell'uso di Internet in mobilità.

Presto si nacigherà con smartphone e tablet invece del Pc

Stando alle statistiche recenti nel mondo si contano 1,1 miliardi di abbonamenti ai servizi 3G. In cima alla classifica per Paese ci sono gli Stati Uniti, con 208 milioni di abbonati, a seguire il Giappone (122 milioni), la Cina (57 milioni) e la Corea (45 milioni), quindi l'Italia, che con 44 milioni di abbonamenti è il primo Paese europeo in lista.

I dati sono suffragati anche da una stima di Morgan Stanley, secondo cui al mondo ci sono 953 milioni di utenti che hanno in tasca uno smartphone, rispetto a un volume globale di abbonamenti mobile di 6,1 miliardi. È chiaro quindi che il conteggio tiene conto anche delle chiavette USB per connettersi al web anche con il notebook quando si è lontani da un hotspot Wi-Fi.

Questo importante cambiamento nelle abitudini di navigazione degli utenti sta sconquassando il mondo della pubblicità online. Anche se in Italia molte aziende sono ancora restie a realizzare versioni mobile dei propri siti per agevolare la consultazione della pagine da smartphone e tablet, a livello globale molti Paesi sono molto più avanti di noi, tanto da far pesare la differenza fra mobile e web tradizionale anche sugli introiti pubblicitari. Secondo i dati StatCounter ormai il 10 percento del traffico web è generato da dispositivi mobili.

È venuto il momento di investire sulla pubblicità mobile? Come ha fatto notare l’analista Mary Meeker di Kleiner Perkins Caufield & Byers durante la Conferenza D10, in questo momento il mobile commerce pesa sul mercato pubblicitario online per l’8 per cento: in dato basso che farebbe pensare che è meglio lasciar perdere. Tuttavia quello che si raccoglie dagli acquisti in-app vale il 71 per cento dei ricavi.

Sarebbe una spiegazione plausibile per gli scarsi guadagni di Facebook dalla raccolta pubblicitaria, e la prosperità di Google che ha all'attivo una lunga lista di applicazioni gratuite con contenuti pubblicitari. In sostanza non sembra ancora il momento di correre ai ripari, ma rivoluzione del mercato pubblicitario è già in atto, quindi meglio attezzarsi di conseguenza per non rischiare di perdere il treno troppo importante della mobilità.


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