23/07/2014 di Redazione

La nuova Sap spinge l'acceleratore verso la semplicità

La multinazionale punta su cloud e Hana per rendere più agili ed efficienti le architetture dei sistemi informativi aziendali. E regala Sap Fiori per migliorare l’esperienza degli utenti business.

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“Semplificazione” è il messaggio che è stato lanciato più spesso dal palcoscenico dell’ultimo Sapphire Now, l’evento mondiale (quest’anno si è tenuto nella città di Orlando, in Florida) che per Sap è l’occasione, tra le altre cose, per incontrare partner e clienti.
 
Di fronte a Bill McDermott, Ceo della multinazionale del software, sedevano più di duemila persone, mentre altre migliaia seguivano le varie sessioni dal Web. Probabilmente molti hanno apprezzato l’idea di una Sap meno complessa (nel senso dell’offerta), ma soprattutto di soluzioni pensate per aiutare a semplificare i processi aziendali.
 

Bill McDermott, CEO di Sap.

 

Quando si parla di semplificazione, tutti pensano immediatamente all’interfaccia utente, e proprio a questo aspetto, McDermott ha dedicato il primo vero annuncio del suo discorso di apertura: "Vogliamo che tutti i clienti SAP”, ha detto, “godano di un’esperienza utente più semplice. Se osserviamo il successo commerciale di Sap Fiori (un insieme di App che costituiscono l’interfaccia con cui gli utenti accedono alle principali funzioni del software, ndr), è chiaro che questo è anche il desiderio dei nostri clienti. Molti di loro pensano che Fiori dovrebbe essere distribuito gratuitamente e noi abbiamo deciso di ascoltarli: da oggi Sap Fiori è incluso senza costi aggiuntivi nel software Sap."
 

Un momento del SapphireNow 2014 a Orlando, Florida.

 
Inizia così, con un annuncio non proprio strategico ma sicuramente di impatto, il nuovo corso della multinazionale, che negli ultimi anni si è trasformata molto per seguire, e spesso anticipare, i nuovi trend dell’It aziendale, dal cloud a big data passando per l’in-memory computing.
Fiori è un tassello chiave nella “vision” di Sap, che vede la complessità come il nuovo nemico da sconfiggere: “i manager contribuiscono a creare la complessità, mentre i leader cercano di combatterla”, ha dichiarato un ispirato e autoironico McDermott, “e noi siamo nella posizione ideale per aiutarli perché conosciamo bene il problema”.
 
Battute a parte, Sap Fiori secondo i primi studi semplifica i processi riducendo drasticamente innanzitutto il numero di “clic” necessari per eseguire un processo: da dieci a due, migliorando al contempo la user experience e offrendo un ambiente omogeneo sia su desktop sia su dispositivi mobili. Un grande valore aggiunto che ora è disponibile senza nessun costo aggiuntivo (e i clienti che lo hanno acquistato riceveranno un bonus pari al prezzo pagato).

L'headquarter di Sap a Walldorf, in Germania.

 
La seconda novità annunciata al Sapphire Now è stata la disponibilità di Sap Simple Finance per Sap Hana, un insieme di soluzioni destinate ai reparti finanza delle aziende di tutto il mondo e progettata pensando alle funzioni indispensabili ma complesse, che vengono semplificate e rese disponibili anche in ambiente cloud.
 

Non è un segreto che il destino di Sap sia legato a doppio filo a quello del suo ambiente di punta, Hana. La scommessa fatta tempo fa sul successo dell’in-memory computing è stata vinta dal team di Hasso Plattner, il co-fondatore di Sap, che ha scelto la via più rischiosa: sviluppare ex-novo una soluzione per la gestione dei dati invece di portare a casa un accordo strategico con un concorrente/partner (come ad esempio avrebbe potuto essere Ibm). L’accento su Hana si è sentito forte e chiaro durante tutte le giornate dell’evento mondiale, perché se Sap ha vinto la battaglia dell’in-memory computing, anticipando molti dei concorrenti, non ha ancora vinto la guerra dei database, visto che molte installazioni di Sap Erp girano, ad esempio, in ambiente Oracle (e Larry Ellison non è certo un “sostenitore” di Sap).
 

Hasso Plattner, co-fondatore di Sap.

 
Come testimoniano anche i recenti dati rilasciati in occasione dei risultati del secondo trimestre 2014, i clienti che sono già passati a Sap Hana sono più di 3.000 a livello mondiale (1.200 solo le installazioni di Sap Business Suite su Hana). Basterà questo trend per dichiarare il successo della strategia Sap e non far rimpiangere la scelta di correre da soli?
 
“Altri vendor dovevano proteggere i loro sistemi”, prova a spiegare a ictBusiness Byron Banks, vice presidente Database & Technology di Sap, “mentre noi abbiamo avuto l’opportunità di partire da zero per progettare il nostro sistema in-memory. Così non abbiamo dovuto affrontare la gestione di milione di linee di codice, come sarebbe avvenuto se avessimo stretto un accordo con Ibm per Db2, ad esempio”.
Secondo Banks “prima o poi tutti i clienti sceglieranno di passare all’in-memory, è solo una questione di tempo perché in realtà è solo una questione di costi. Quando questo tipo di tecnologia sarà alla portata dei più, non ci saranno più barriere all’adozione. Molti, oltretutto, faranno questo passaggio insieme al trasferimento sul cloud, che semplificherà ulteriormente l’infrastruttura e le soluzioni, rendendo le imprese più efficienti”.
 
Sull’incontro-scontro con Oracle, Banks taglia corto: “molti clienti lavoreranno con le due piattaforme ancora per anni, ma le nostre soluzioni su Sap Hana sono più veloci, più efficienti e meno costose. Noi vogliamo tutto lo stack, e siamo in grado di offrire un ambiente completo, dalle funzioni più banali all’analisi semantica e più in generale alla gestione dei dati non strutturati”.
 
Se le soluzioni si semplificano, questo è il filo rosso della nuova strategia Sap, il panorama delle architetture si complica, perché alla scelta di adottare l’in-memory si affianca quella di sposare o meno il cloud: “Alcuni clienti migrano dall’ambiente Sap tradizionale al cloud”, dice Banks, “altri vorranno continuare a tenere i dati nei loro datacenter (e quindi per loro ci sarà un modello ibrido), ma i nuovi clienti scelgono prevalentamente Hana in cloud, e questo è un ottimo segnale”.
 

“Nel 2020 ci saranno oltre 40 Zettabyte di dati conservati nel mondo”, aveva detto McDermott nel suo discorso di apertura, “e oggi solo l’1% delle informazioni generate viene analizzata”. Con queste premesse, sapendo che il Vecchio Continente non brilla certo per innovazione (anche perché penalizzato dalle diverse regolamentazioni nazionali sull’utilizzo delle informazioni), ictBusiness ha intervistato Steve Tzikakis, vice presidente e general manager di Sap per il Sud Europa.
 

Steve Tzikakis, Senior Vice President e General Manager per il Sud Europa di Sap.

 
Quali sono i trend più importanti in Europa per Sap?
In pochi anni vedremo la nascita di una generazione completamente nuova di App, spinte dai tre driver tecnologici che muovono l’It in tutto il mondo: cloud computing, mobile e in-memory. Le aziende europee, però, sono molto interessate all’innovazione, ma vedono l’It come un facilitatore.
 
Quanto è cresciuto il business nel vecchio continente?
In cinque degli ultimi sei trimestri siamo cresciuti a doppia cifra e abbiamo ancora previsioni molto buone, stiamo conquistando quote di mercato, e questo è un chiaro segno che la nostra strategia sta funzionando. Nel 2009 avevamo solo soluzioni Erp e BI, mentre oggi offriamo l’in-memory computing, la mobilità, le applicazioni e le infrastrutture, e siamo sul cloud con due diverse offerte, quella costituita da Ariba e quella proposta attraverso il canale Oem.
 
L’Italia cresce bene come l’Europa?
Gli ultimi dati parlano di un 17% di crescita in Europa (in Sud Europa abbiamo circa 10mila clienti e un giro d’affari di circa un miliardo di euro) e di un 15% in Italia (con 3.500 clienti attivi), una performance decisamente buona se pensiamo alle condizioni al contorno. In Italia siamo molto vicini ai clienti e stiamo facendo cose egregie nei settori della moda e del retail, tra gli altri.
 
Quale pensa sia il vantaggio competitivo più grande di Sap?
Una combinazione di vari fattori, ma primo tra tutti la possibilità per i nostri clienti di scegliere nel nostro portafoglio di soluzioni e piattaforme: Erp, BI e applicazioni verticali, con il vantaggio dell’in-memory e con la doppia possibilità cloud/onpremise. Nessun altro ha la nostra capacità di rendere semplice questa complessità, ed è per questo che siamo il vendor che cresce più velocemente oggi.
 

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