28/04/2016 di Redazione

La nuvola combinata di Pivotal e Vmware è leggera e open

Le due aziende hanno creato un nuovo stack cloud che unisce Cloud Foundry e Photon Platform, la piattaforma della società di virtualizzazione composta da una serie di elementi aperti e pensati per i container. L’obiettivo è facilitare il lavoro degli svil

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Pivotal e Vmware si sono unite per aumentare la potenza della nuvola. Le due società hanno annunciato un nuovo stack cloud di livello enterprise, che mette a disposizione delle aziende le funzionalità della Photon Platform di Vmware, sulla cui base è stato posto l’ambiente di sviluppo di Pivotal Cloud Foundry. Il progetto della compagnia di virtualizzazione include già oggi Photon Controller, Photon Os ed Esxi, mentre più avanti verrà aggiunto anche Photon Machine. Nel primo caso si ha a disposizione un livello di controllo (distribuito e open source) su tutti i container presenti nella piattaforma, per gestirne gli accessi e le comunicazioni tra le singole “istanze”, mentre Photon Os è sostanzialmente una versione estremamente compressa di Linux (pesa circa 25 MB), progettata per essere eseguita dentro i container “cloud-native” creati con Docker o con altre tecnologie.

Esxi è invece lo “storico” hypervisor bare-metal di Vmware, mentre Photon Machine è un “microvisore” sviluppato appositamente per le macchine virtuali che ospitano Photon Os. Il nuovo passo in avanti annunciato da Pivotal e Vmware è frutto di una collaborazione ravvicinata partita nel 2013 e sicuramente facilitata dall’appartenenza alla stessa Federation di Emc. I vari componenti della Photon Platform, infatti, sono stati via via annunciati da Vmware nel corso del 2015 e del 2016.

Lo scorso marzo, Vmware ha per esempio introdotto Photon Platform Bosh Cpi (Cloud Provider Interface), che permette agli utilizzatori di Cloud Foundry di distribuire e gestire le applicazioni sulla piattaforma Photon senza modificare il proprio flusso di lavoro. Il Cpi, come quasi tutte le componenti elencate fino a qui, è completamente open source e il codice è disponibile sul repository online Github.

Lo stack realizzato da Pivotal e Vmware per accelerare lo sviluppo di applicazioni native nel cloud dovrebbe essere disponibile durante il secondo trimestre del 2016 e fornirà un contatto unico per il supporto. La soluzione, in estrema sintesi, contribuirà quindi a eliminare la complessità nella fase di acquisto, installazione e manutenzione del software necessario per eseguire le applicazioni cloud-native in locale.

 

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