27/07/2017 di Redazione

La nuvola di Azure apre la porta ai container Linux “facili”

Microsoft ha presentato Azure Container Instances, un nuovo servizio che permette di gestire sul cloud i micro-ambienti virtualizzati basati su Linux, in semplicità. L'azienda di Redmond è entrata come platinum member nella Cloud Native Computing Foundati

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Cloud computing e container, un'accoppiata perfetta. Con un nuovo servizio battezzato Azure Container Instances (Aci) Microsoft mette a disposizione la propria nuvola a sviluppatori, aziende e startup che vogliano creare micro-ambienti virtualizzati basati su Linux in cui testare ed eseguire le proprie applicazioni. Presentato al momento in versione anteprima, Aci si distingue dalle alternative già in campo (come il Container Service di Azure, l'Ec2 Container Service di Aws e il Google Container Engine) per la sua semplicità di utilizzo.

I “contenitori” software creati con Aci, infatti, possono essere gestiti sul cloud come oggetti di prima classe sulla piattaforma cloud, sulla base di tag, accessi basati su ruoli e altre funzioni previste da Azure. Ed è possibile personalizzarli selezionando le risorse di memoria e di Cpu più adatte alle proprie necessità.

Il servizio non prevede al suo interno delle funzionalità di orchestrazione, ma grazie a uno specifico connettore per Kubernetes è possibile utilizzare quest'ultimo per tale necessità e per il deployment di macchine virtuali all'interno del medesimo cluster. Al momento Azure Container Instances può creare soltanto istanze di container Linux, ma nelle prossime settimane verrà introdotto il supporto al sistema operativo Windows. Il servizio è a pagamento, ma è possibile provare questa versione di anteprima sfruttando un credito di 200 dollari, e decidendo poi in un secondo momento se proseguire con una sottoscrizione.

 

 

 

Microsoft ha anche annunciato in questi giorni l'ingresso nella Cloud Native Computing Foundation, un progetto di promozione dell'open source, figlio della Linux Foundation. L'azienda di Redmond vi entra in qualità di platinum member, il livello di affiliazione più prestigioso, in cui già spiccano i nomi di Google, Dell Technologies, Cisco, Intel, Fujitsu, Ibm, Red Hat, Huawei, Samsung e altri. La permanenza nel club costerà a Microsoft 370mila dollari all'anno.

 


 

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