19/11/2015 di Redazione

La password non basta più: Amazon introduce il doppio passaggio

Per innalzare il livello di sicurezza durante l’accesso alla piattaforma e-commerce, il colosso statunitense ha da poche ore attivato l’autenticazione in due step: oltre alla classica chiave segreta, sarà possibile ricevere un codice sul cellulare. Al mom

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La protezione dei dati personali online non è mai abbastanza: secondo il motto “più è meglio”, Amazon ha introdotto da qualche ora l’autenticazione in due passaggi per gli iscritti ai propri servizi, innalzando così ulteriormente il livello di sicurezza. Gli utenti che lo richiederanno potranno così attivare un secondo step in fase di login, che si aggiungerà alla classica password. L’opzione si può inserire tramite il menu Impostazioni di sicurezza avanzate: in questo modo, a ogni accesso, Amazon richiederà la solita chiave più un codice unico, generato da un motore interno. Il codice verrà inviato al numero di cellulare associato al proprio account e, per iniziare a fare shopping online, sarà necessario inserire ogni volta i numeri di sicurezza riportati sullo smartphone. La brutta notizia è che al momento il servizio non sembra essere attivo in Italia, ma potrebbe esserlo presto.

Come riporta la guida online di Amazon, è possibile gestire il doppio passaggio in modo da non renderlo un impedimento sui dispositivi utilizzati abitualmente. Se, per esempio, l’accesso al portale di e-commerce viene effettuato con particolare frequenza dal proprio computer, attraverso le impostazioni si può decidere di escludere il desktop o laptop dall’autenticazione tramite codice unico, accedendo semplicemente grazie alla password con cui ci si è iscritti al servizio.

Come tutte le aziende che si trovano a operare online, anche Amazon si preoccupa giustamente della sicurezza delle proprie piattaforme, considerando in particolar modo che gli attacchi hacker continuano (e aumentano) imperterriti in tutto il mondo. Tra le altre cose, il colosso dell’e-commerce di recente ha deciso di vietare i banner realizzati in Flash: ufficialmente non per motivi di sicurezza, ma per assicurare un’esperienza utente migliore, in quanto molti browser stanno limitando fortemente i contenuti scritti in Flash nelle pagine Web. La tecnologia di Adobe è infatti da tempo sotto accusa, giudicata ormai un “colabrodo” e facile preda per i pirati informatici.

 

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