29/05/2017 di Redazione

La resa di Qualcomm: pagherà 940 milioni di dollari a BlackBerry

Le due società hanno perfezionato l'accordo sul rimborso che la canadese dovrà ricevere dal produttore di chip, colpevole di aver fatto pagare royalty troppo esose. La cifra finale include le spese legali per gli avvocati e quelle amminstrative per l'arbi

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Qualcomm si prepara a sborsare 940 milioni di dollari al suo partner commerciale BlackBerry. In base all'accordo definitivo firmato fra le due parti, è questa la cifra complessiva che il chipmaker capiforniano dovrà versare all'azienda canadese come rimborso per l'ingiusto margine praticato per anni sulle royalty (necessarie per poter impiegare a bordo dei telefoni i processori e modem di Qualcomm). Lo scorso aprile la controversia si era risolta con un arbitrato, evitando così le lungaggini di un iter giudiziario classico: la decisione era stata favorevole a BlackBerry, il risarcimento quantificato in 815 milioni di dollari.

A questa cifra si aggiungono ora ulteriori 125 milioni di dollari di spese amministrative e legali, ovvero sostenute dalla parte vittoriosa per il procedimento e gli onorari del collegio arbitrale e per pagare i propri avvocati. Il pagamento dei 940 milioni sarà effettuato entro la fine di maggio, dunque a brevissimo.

L'infusione di liquidi certò farà comoda alla ex Research In Motion, azienda da anni alle prese con una difficile trasformazione e che nel trimestre fiscale terminato a fine febbraio ha riportato 286 milioni di dollari di fatturato ma anche un utile netto in perdita per 47 milioni di dollari. La disponibilità di contanti ed equivalenti si aggira intorno ai 734 milioni di dollari. Il rimborso quasi miliardario potrà essere sfruttato per investire nel futuro: come noto, BlackBerry è oggi una società focalizzata sul software, sulle soluzioni di sicurezza mobile per le aziende, sui prodotti per l'Internet of Things e le automobili connesse. Un'azienda ormai lontana dal business dei telefoni che un tempo ne aveva fatto la fortuna. L'utilizzo del marchio è stato concesso in licenza alla cinese Tlc, che per il suo KeyOne ha intelligentemente pensato di restare fedele all'elemento storicamente più caratteristico dei modelli BlackBerry, cioè la tastiera Qwerty.

 

BlackBerry KeyOne (prodotto da Tlc e già noto come "Mercury")

 

Qualcomm, dal canto suo, con l'esborso da 940 milioni potràà archiviare i litigi con l'azienda canadese, ma ha ancora due gatte da pelare. Una è la Federal Trade Commission statunitense e l'altra è Apple: in entrambi i casi, l'accusa rivolta al chipmaker è quella di aver violato i principi antitrust con pratiche concorrenziali scorrette, sfruttando la propria posizione dominante nel mercato dei modem Lte per smartphone e imponendo agli Oem accordi di licenza troppo onerosi.

 

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