25/10/2017 di Redazione

La ricarica wireless neozelandese che piace ad Apple

La Mela ha confermato (evento raro) l’acquisizione di PowerbyProxi, piccola realtà di Auckland che sviluppa un sistema di ricarica senza fili basato sullo standard Qi del consorzio Wpc. Non è nota la cifra dell’accordo.

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È arrivata praticamente per ultima, ma ora vuole recuperare. Apple ha acquisito PowerbyProxi, una piccola azienda neozelandese specializzata nella ricarica wireless dei dispositivi. Una tecnologia che la Mela ha integrato nei propri prodotti solo di recente, con l’arrivo di iPhone 8, iPhone X e Watch Series 3. La cifra dell’accordo non è stata rivelata, ma per una volta Cupertino si è dimostrata più loquace del solito. “Il team (di PowerbyProxi, ndr) rappresenterà un grande valore aggiunto per il lavoro che Apple vuole portare avanti”, ha commentato infatti Dan Riccio, senior vice president of hardware engineering della Mela, parlando con la testata neozelandese Stuff.co.nz. Nata da una costola di un progetto dell’Università di Auckland, PowerbyProxi è stata fondata nel 2007 e da allora ha sviluppato un innovativo sistema di ricarica wireless basato sullo standard Qi.

Uno standard promosso a partire dal 2008 dal Wireless Power Consortium (Wpc), organizzazione a cui la stessa Apple ha aderito lo scorso febbraio. Per riuscire a implementare la ricarica senza fili nella nuova generazione di iPhone, il colosso di Cupertino ha dovuto sostituire il retro dei cellulari, solitamente in alluminio, con una scocca di vetro.

Il funzionamento è uguale a quello presente in tutti gli altri device: per iniziare ad alimentare la batteria è sufficiente appoggiare il telefono su un’apposita stazione di ricarica, solitamente un tappetino. La stessa azienda californiana, durante il keynote di settembre, ha svelato Airpower: una tecnologia proprietaria che permette di alimentare più dispositivi contemporaneamente. Rimanendo all’interno del portafoglio di Cupertino, si potrà quindi utilizzare un unico tappetino per ricaricare i nuovi iPhone, i Watch Series 3 e anche gli auricolari Airpods.

Tornando a PowerbyProxi, va detto che la società neozelandese ha sviluppato una tecnologia capace di generare una potenza massima di 100 watt. È lecito pensare che Apple potrebbe sperimentare la ricarica senza fili anche su prodotti più grandi, come per esempio la linea di Macbook. Al momento non è inoltre dato sapere cosa abbia intenzione di fare Cupertino con la stessa PowerbyProxi: chiuderà le operazioni oppure le lascerà autonomia?

 

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