07/06/2012 di Redazione

La rivoluzione mobile di quarta generazione? Nel 2017

Secondo uno studio di Ericsson, entro i prossimi cinque anni l’85% della popolazione mondiale avrà accesso alla Rete tramite connessioni 3G, il 25% tramite reti e servizi 4G. Nello stesso periodo il traffico dati crescerà di ben 15 volte rispetto ai livel

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Ericsson prende le misure al futuro: quello veloce, iperconnesso e frammentato su più canali dell’accesso a Internet, sostenuto dall’avanzata degli smart device mobili e della tecnologia 4G, ma anche dallo sviluppo della banda larga. L’operatore di telecomunicazioni ha stimato nel suo Traffic and Market Report – On the Pulse of the Networked Society, che entro il 2017 l’85% della popolazione mondiale avrà accesso a connessioni 3G, mentre circa un quarto degli utenti potrà usufruire anche del 4G.

L'evoluzione della connettività mobile: da Gsm, a 3G, a 4G


In sostanza, per una grossa fetta della popolazione il cellulare sarà il primo o anche l’unico strumento utilizzato per accedere a Internet. Secondo le stime di Ericsson, derivate da dati interni raccolti nel tempo, la smartphone-mania è destinata a crescere al punto che i contratti in abbonamento per i telefoni intelligenti raggiungeranno quota 3 miliardi entro i prossimi cinque anni (contro i 700 milioni del 2011).

La cifra corrisponde, di fatto, a un terzo delle sottoscrizioni di telefonia mobile commplessivamente previste: 9 miliardi, cioè 2,8 in più rispetto ai livelli del primo trimestre 2012. Trimestre che, da solo, ha portato in dota 170 milioni di nuovi contratti. Le sottoscrizioni alla banda larga mobile toccheranno invece i 5 miliardi da qui a cinque anni, quintuplicando il miliardo raggiunto alla fine del 2011.

La crescita, prevedibilmente, sarà più spiccata nei mercati tecnologiamente più acerbi, mentre per quanto riguarda l’Europa occidentale agli attuali 540 milioni di abbonamenti di telefonia mobile (è il dato del primo trimestre dell’anno) si aggiungeranno altri 100 milioni entro il 2017; la quota di sottoscrizioni 3G passerà dal 55% al 75%, mentre l’Lte conquisterà un quarto degli utenti.

“Oggi – ha dichiarato Douglas L. Gilstrap, senior vice president, group function strategy di Ericsson – i consumatori considerano la possibilità di accedere a Internet un requisito indispensabile per ogni dispositivo e questo spiega la costante crescita della domanda di banda larga mobile e l’incremento del traffico dati”.

”Gli operatori – ha proseguito Gilstrap –  stanno cogliendo questa opportunità introducendo reti ad alta velocità e capacità per offrire ai consumatori la migliore user experience. Attualmente, circa il 75% delle reti HSPA a livello mondiale è stato aggiornato per raggiungere velocità di 7,2 Mbps od oltre, e circa il 40% dei network è in grado di raggiungere i 21 Mbps”.

Dati versus voce: la partita è già decisa
Un altro elemento completa il quadro dipinto da Ericsson. Dal boom degli utenti e della velocità di connessione mobile a quello del volume di traffico il passo è breve, e infatti la previsione per l’anno 2017 è che la quantità di contenuti digitali in circolazione a livello globale crescerà addirittura di 15 volte.

Gli utenti mobile nel mondo, dati 2012 (in milioni)


Nel solo 2011 si stima che il traffico mobile complessivo sia sostanzialmente raddoppiato, mentre nel prossimo quinquennio il tasso di crescita anno su anno sarà del 60%: un ritmo sostenuto in buona parte dai contenuti video. Quanto alle variabili geografiche, fra i protagonisti del boom spicca la regione dell’Asia Pacifico, che da sola arriverà a generare quasi la metà dei movimenti di dati che globalmente attraversano la rete Internet (oggi la sua quota è di circa un terzo).

Le diverse categorie di dispositivo contribuiranno all’esplosione dei dati in misura a grandi linee proporzionale alla dimensione degli schermi dei device stessi. In media, il volume generato oggi dai mobile Pc (notebook e netbook) è quattro volte superiore a quello degli smartphone, ovvero di circa 2 GB pro capite mensili contro i 500 MB dei telefoni intelligenti di fascia alta.

Il gap si manterrà nel tempo, accentuandosi addirittura, con una previsione di 8 GB di traffico mensile da computer portatili nell’anno 2017, e di poco più di 1 GB per gli smartphone.  Fra cinque anni, secondo Ericsson il traffico dati (Sms inclusi) genererà il 35% del fatturato degli operatori mobili, a discapito dei proventi legati al traffico voce, che non a caso mostrerà tassi di crescita molto più modesti.

Un ultimo aspetto interessante evidenziato dallo studio riguarda le aspettative degli utenti, destinati a diventare progressivamente più esigenti nei confronti della qualità e velocità dei servizi di navigazione. In due mercati maturi come Finlandia e Olanda, attualmente, il 47% degli clienti smartphone considera la lentezza della connessione come principale fattore di frustrazione; nella maggior parte dei casi, la colpa è attribuita agli operatori telefonici.

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