18/09/2019 di Redazione

La stampa 3D aiuta nelle indagini la Polizia Scientifica

Il Servizio Polizia Scientifica ha realizzato un nuovo laboratorio attrezzato con tecnologie hardware e software, di stampa e modellazione 3D. Il distributore RS Components ha supportato il progetto.

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La stampa 3D entra nella “squadra” della Polizia Scientifica, o meglio entra in un nuovo laboratorio equipaggiato con tecnologie hardware e software che contribuiranno e rendere più efficaci e softisticate le indagini della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato. Il nuovo spazio, ideato dal personale tecnico del Servizio Polizia Scientifica, è un precedente più unico che raro ed evidenzia le potenzialità di una tecnologia, il 3D printing, finora sfruttata in ambiti molto diversi da questo, come il design e l’industria. 

Alla realizzazione del laboratorio ha contribuito il distributore RS Components, che ha collaborato con il personale della Polizia Scientifica in tutte le fasi del progetto, dalla ristrutturazione dei locali (con nuovi banchi per elettronica, personalizzati ad hoc, e e un nuovo sistema di aspirazione) alla fornitura di tecnologie di ultima generazione. Quali? Per l’acquisizione tridimensionale dell’immagine di oggetti reali e per la loro riproduzione in 3D è stato scelto il kit Scan in a BoX, progetto di punta di Open Technologies: oltre al sistema di scanner e stampa, via è incluso uno Pc customizzato, con installato un software IDEA.

Per la fornitura di stampanti 3D è stata scelta Wasp, un’azienda italiana (che progetta e produce in Italia): il laboratorio ha adottato i modelli Power Wasp, Delta Wasp 2040 Turbo 2, Delta Wasp 4070 Industrial, Delta Wasp e Delta WASP 4070 Pro. Alcune di queste macchine impiegano polimeri plastici, altre lavorano con i materiali fluidodensi e l’ultima dell’elenco è anche dotata di un accessorio che permette l’uso della ceramica. Filoalfa (divisione di Ciceri de Mondel, un produttore di filamenti termoplastici per la stampa 3D), ha fornito alla Polizia Scientifica i materiali di stampa più adatti a soddisfare le esigenze del laboratorio.

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Un ruolo importante spetta anche al software: una tra le tecnologie proposte da RS Componentes è DesignSpark Mechanical, un CAD di modellazione 3D, che impiega una tecnologia chiamata direct modeling per velocizzare la progettazione. Il laboratorio ha così tutti gli strumenti necessari per lavorare a supporto delle indagini, ma il progetto non è terminato: presto, fanno sapere gli ideatori, sarà ampliato con “ulteriori tecnologie” che potranno soddisfare le mutevoli esigenze di un settore in costante evoluzione come quello forense.

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