30/11/2016 di Redazione

La stampa 3D di Fabtotum si arricchisce di nuovi elementi

L’azienda (parte di Zucchetti) ha presentato Core Personal Fabricator, modello all-in-one composto da testine intercambiabili e retrocompatibili per funzioni di stampa, scansione, fresatura e ora anche taglio laser. La soluzione integra la scheda Raspberr

immagine.jpg

Il tragitto di Fabtotum è segnato da una nuova pietra miliare. L’ex startup, di cui Zucchetti nei mesi scorsi da Zucchetti ha rilevato il 51 per cento di quote per 1,5 milioni di euro, ha presentato la nuova stampante 3D tutto-in-uno Core Personal Fabricator: un modello “figlio” di quella Personal Fabricator che nel 2013 batté tutti i record europei raccogliendo oltre 580mila dollari con una campagna di crowdfunding su Indiegogo. L’ultima soluzione di Fabtotum mantiene le funzionalità di partenza (stampa 3D, fresatura Cnc e scansione a tre dimensioni) e il concetto di modularità del modello precedente grazie all’intercambiabilità delle testine retrocompatibili. Aggiungendo però anche un modulo per l’incisione laser, che verrà lanciato a inizio 2017.

Completano il quadro anche un’elettronica e una suite software completamente rivisitate. Partendo dal primo aspetto, si nota come la stampante integri ora una scheda Raspberry Pi a quattro core, installata direttamente su tutte le unità. Grazie alla board Totumduino, oggi arrivata alla versione due (V2), invece, il vendor è riuscito a ridurre i tempi di stampa e la velocità di esecuzione di tutti i processi.

La Fabtotum Core è provvista di un’interfaccia Web dedicata, chiamata Fabui, a cui ci si può connettere sia via Lan, via Wifi e da remoto utilizzando un semplice browser, a prescindere dal sistema operativo e dal dispositivo utilizzato. La stampante è completamente autonoma: una volta avviato il lavoro non necessita più di essere connessa al Pc. Ma l’azienda sta già lavorando al prossimo passo, che prenderà forma in Colibri.

 

Le testine intercambiabili della stampante Core di Fabtotum

 

Si tratta di un vero e proprio sistema operativo sviluppato internamente, nato per gestire al meglio tutti gli aspetti del processo di produzione a tre dimensioni. Fabtotum promette che Colibri aumenterà esponenzialmente la velocità dei sistemi, permetterà il recupero dei dati e aprirà le porte a un approccio creativo comune, uno dei punti principali su cui il team di sviluppo si sta concentrando.

La Core, pensata sia per l’uso domestico sia per uffici e laboratori, riceverà poi nel 2017 insieme agli altri modelli anche il modulo per la stereolitografia (progetto Prism). Il processo di perfezionamento del componente è ancora in corso e oggi, informa l’azienda, si sta concentrando sullo studio della piattaforma e dei materiali che verranno utilizzati. Il progetto è condotto in collaborazione con alcuni laboratori universitari, in modo da fare arrivare la tecnologia sul mercato nel minor tempo possibile.

 

ARTICOLI CORRELATI