06/09/2018 di Redazione

La stampa 3D punta ad automazione e riduzione dei costi

È operativo nel nord della Germania il primo impianto pilota per la manifattura additiva industriale realizzato da Eos, Premium Aerotec e Daimler. L’obiettivo del progetto è produrre in serie componenti di alluminio affidandosi anche a robot e veicoli a g

immagine.jpg

Eos, Premium Aerotec e Daimler hanno “acceso” il primo impianto pilota alla base della stampa 3D del futuro. La nuova tipologia di sistema per la produzione in serie con tecnologie di additive manufacturing è infatti operativa da poche ore a Varel, città nel nord della Germania. L’installazione è ospitata dalla struttura di Premium Aerotec, sussidiaria di Airbus che, insieme a Eos e Daimler ha avviato l’anno scorso il progetto Nextgenam: un’iniziativa nata con l’obiettivo di sviluppare una cella di produzione completa capace di realizzare componenti in alluminio per il settore automobilistico e aerospaziale. L’impianto pilota comprende macchinari per la produzione in manifattura additiva, la post-elaborazione e il controllo qualità.

Tutti i passaggi e l’interazione delle fasi del processo sono automatizzati e integrati, con l’eliminazione delle operazioni manuali. Di conseguenza, è possibile ottenere componenti complessi, leggeri e al tempo stesso robusti. Inoltre, l’elevato livello di automazione rappresenta la base per una produzione ad alta redditività.

Il cuore tecnologico della soluzione è il sistema Eos M 400-4 per la stampa 3D industriale con materiali metallici. La piattaforma è utilizzata in combinazione con le soluzioni previste dal concept Eos Shared-Modules, è dotata di una stazione per le polveri ed è collegata a un macchinario indipendente di configurazione ed estrazione. Di conseguenza, il riempimento e lo svuotamento del sistema con il materiale in alluminio, la configurazione per la preparazione di un nuovo lavoro l’estrazione dei componenti finiti possono essere effettuati in modo indipendente.

Il risultato del processo di manifattura additiva, inoltre, viene trasportato tra le singole stazioni in un contenitore collocato su un veicolo a guida autonoma. Ma le macchine coprono anche la fase di post-elaborazione, dove intervengono robot specializzati nello spostamento della piattaforma di produzione e nel suo corretto posizionamento per utilizzi successivi.

Nei prossimi mesi l’infrastruttura pilota sarà ulteriormente testata nel centro di Varel e parti del processo saranno sottoposte ad audit. Verranno inoltre raccolti e analizzati dati di fabbricazione con l’obiettivo di acquisire informazioni precise sui tempi di elaborazione, la redditività e l’ottimizzazione dei costi.

 

ARTICOLI CORRELATI