David Bevilacqua, amministratore delegato di Cisco Italia, snocciola confronti statistici noti ma che, tutti assieme, fano una certa impressione.
- L'Italia ha, assieme al Giappone, la popolazione più anziana al mondo
- Insieme alla Cina, ma lì per altri motivi, abbiamo la natalità più bassa
- siamo la nazione con il costo della sanità che pesa il 9% sul Prodotto Interno Lordo e, proseguendo con gli incrementi storici, arriverà a pesare il 16% nel 2025.
- La percezione della qualità della sanità da parte dei cittadini è 2 punti più bassa rispetto alla media europea
- Gli investimenti ICT nel settore sanitario è un quinto rispetto all'industria in generale e, soprattutto, molto più basso della media europea.
David Bevilacqua, amministratore delegato Cisco Systems Italia
Dopo queste giaculatorie anziché proporre il suicidio di massa Bevilacqua propone una soluzione in gestazione da parte di Cisco da un anno e mezzo: la HealthPresence.
E' una soluzione che mette assieme diverse componenti Cisco quali la Telepresence e lo Unified Communication. Soprattutto, però, assomma una considerevole quantità di collaborazioni specialistiche con produttori di apparecchiaturre diagnostiche, cliniche e clinici sperimentatori, denari per sviluppare interfacce, applicazioni. A fine anno fiscale Cisco, a luglio, il prototipo sarà stabilizzato e se ne avvierà la commercializzazione nei mesi successivi.
E' una soluzione di telemedicina specialistica: permette al paziente di
essere visto a distanza dal medico diagnostico che, contemporaneamente,
osserva e studia i dati clinici forniti dalle apparecchiature
specializzate.
Fate conto di avere una stazione costituita da un televisore Full HD con
la telecamera "intelligente" della Telepresence. Intorno vi sono una
macchina specializzata per effettuare le diverse misurazioni vitali
(pressione, pulsazione, temperatura, saturazione d'ossigeno, eccetera).
Altri strumenti che fanno letture immediate del derma con lo specifico
strumento ad altissima risoluzione che permette di osservare per esempio
il neo per capire se è tumorale, oppure l'arrossamento per capire se è
psoriasi o altro. O l'altro strumento che permette di leggere il fondo
oculare oppure l'interno dell'orecchio. O lo stetoscopio per apprezzare
la qualità del respiro profondo e i polmoni. Ad aiutare il paziente può
esserci un operatore paramedico addestrato a utilizzare tali strumenti e
a permettere al clinico di ricevere le informazioni sanitarie di buona
qualità.
Cisco HeathPresence per la telediagnosi specialistica
Dall'altro capo, a distanze anche siderali, c'è un'analoga
infrastruttura con il medico che si avvale di un monitor ad alta
risoluzione dove riceve i parametri clinici e le informazioni della
cartella clinica. Il medico vede, e benissimo, il paziente, dialoga con
lui, ne scruta l'atteggiamento e i tic, interagisce con l'operatore e il
paziente. Certo, non può fare la palpazione clinica. Ma tutto quanto
può essere fatto mediato da misurazioni strumentali sarà man mano
aggiunto. Si pensi per esempio alla misurazione della glicemia oppure
all'elettrocardiogramma: tutti esami che vengono affidati già oggi alla
perizia del paramedico e alla bontà dello strumento. La lettura e
l'interpretazione, invece, resta nella competenza del clinico
specialista.
E' proprio alla necessità di migliorare il ricorso alla visita
specialistica che mira HeathPresence.
"In prima battuta si potrebbe pensare che una soluzione del genere possa
mirare anzitutto all'aumento della produttività del clinico diagnosta.
Nelle sperimentazioni che abbiamo fatto, invece, il primo punto che
viene messo in rilievo è l'obiettivo di far prima a fare la diagnosi
specialistica per ridurre i casi di mortalità causata dai ritardi nella
diagnosi. Il secondo fattore importante è far spostare il meno possibile
il paziente: stazioni distribuite sul territorio dove portare il
paziente con il minor disagio individuale possibile. Solo come terzo
fattore c'è da considerare l'aumento del lavoro per il medico
diagnosta", dice
Stefano Venturi, vice president Public Sector Cisco
Europe che sta seguendo il progetto nella UE, e che riporta le
esperienze pratiche finora svolte.
Stefano Venturi, vice president Cisco Systems Public Sector European Markets
Infatti i prototipi di HealthPresence sono stati utilizzati ad Aberdeen
in Scozia dove l'apprezzamento massimo per la nuova strumentazione è
proprio per la diagnosi veloce dei casi di ictus cerebrale dove i minuti
dell'intervento sono cruciali. A Parigi, invece, dove le esperienze
sono state fatte per la geriatria, l'apprezzamento maggiore è per la
vicinanza dei pazienti agli ambulatori periferici che ha permesso molto
minor disagio agli anziani che hanno potuto evitarsi di dover essere
trasportati nell'ospedale per la visita dello specialista.
Dal punto di vista tecnico la necessità fondamentale di HealthPresence è
la larga banda garantita. "Per trasmettere le immagini in Full HD
servono 5 megabit al secondo simmetrico, ossia un tunnel di 5Mbps per i
dati video che vanno e vengono dal paziente al medico. 1 megabit al
secondo è invece necessario per la trasmissione dati che vengono
compressi con algoritmi molto efficienti", aggiunge Bevilacqua.
Nella
esperienza pratica, però, si può anche, al volo, degradare la velocità
del video e passare dal Full HD all'HD dmezzando a 720 righe i 1028
dello schermo senza perdere nulla dell'aspetto visivo. Ciò che infatti è
fondamentale è la trasmissione dati che trasporta le informazioni dagli
strumenti al sistema applicativo e al monitor del diagnosta.
HealthPresence ad Aberdeen in Scozia apprezzata per la diagnosi remota di ictus cerebrali
Il costo attuale di un sistema di Telepresence 500 (il modello più
piccolo di Cisco, con un monitor FullHD) è intorno ai 2.000 euro al mese
comprendendo l'intera soluzione: apparecchiatura e banda. Si può
ipotizzare che la situazione HeathPresence possa essere noleggiato da
operatori che forniscono la soluzione completa a un prezzo mensile circa
doppio.
"Incominceremo la commercializzazione da settembre quando la soluzione
sarà nazionalizzata e pronta in validata in ogni aspetto. Stiamo
cercando nel frattempo la possibilità di avere casi di sperimentazione
anche in Italia e di stabilire partnership con chi può aiutarci a
diffondere HealthPresence più rapidamente", acggiunge Bevilacqua. I
vantaggi che possono derivare dalla diffusione di simili strumentazioni
di telemedicina sono facilmente intuibili. Manca solo la misurazione e
il confronto in termini economici.