19/02/2015 di Redazione

Lasciate a casa il portafoglio: Samsung compra LoopPay

L’azienda sudcoreana è pronta a sfidare Apple Pay e Google Wallet dopo l’acquisizione della giovane startup di Burlington, Massachusetts. Il metodo di LoopPay non sfrutta l’Nfc bensì permette ai sistemi Pos, anche datati, di ricevere segnali wireless emes

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Rivali acerrime su più fronti, ora anche su quello dei pagamenti digitali. Samsung tenta di ridurre le distanze da Apple con l’acquisizione di LoopPay, giovane società (nata nel 2012) di Burlington, Massachusetts, con cui i sudcoreani già avevano una partenership in corso e che entra ora in loro possesso per una cifra imprecisata. I due fondatori della startup, Will Graylin e George Wallner, lavoreranno per la divisione mobile del colosso asiatico. Raggiungere servizi già ben avviati come Apple Pay e Google Wallet non sarà facile, ma Samsung ci proverà sfruttando le caratteristiche differenzianti di LoopPay: la sua tecnologia, a differenza dei metodi basati sui chip Nfc, non richiede ai negozianti di aggiornare i loro sistemi Pos.

Sostanzialmente, è già pronta all’uso, sebbene con la limitazione di imporre agli utenti l'acquisto di un accessorio hardware - una custodia - da associare allo smartphone. Il cuore di questo sistema è una tecnologia brevettata, Magnetic Secure Transmission, che permette di utilizzare i lettori magnetici di carte di credito/debito già in circolazione e trasformarli in ricevitori wireless dei segnali emessi da dispositivi mobili.

In parole semplici, il telefono stesso diventa una carta di pagamento: è sufficiente ricoprirlo con una custodia LoopPay in cui viene inserita la carta di credito/debito, e quando lo si appoggia al lettore Pos la tecnologia Magnetic Secure Transmission realizza la transizione. L’azienda propone diversi modelli di custodia e altri accessori per iPhone e per smartphone Android, con prezzi compresi fra circa 15 dollari e 90 dollari (nel caso del Charge Case, inclusivo di batteria aggiuntiva per il telefono).

 

Ripetto ai sistemi basati su Nfc, il metodo ha chiari vantaggi e svantaggi. Può certamente sfruttare, nell’immediato, la resistenza di molti retailer a rinnovare i loro sistemi Pos e a detta della stessa LoopPay è compatibile con il 90% dei terminali di pagamento funzionanti negli Stati Uniti e con decine di milioni nel mondo. “Il vero elemento differenziante”, ha commentato David Eun, executive vice president del global innovation center di Samsung, durante un’intervista, “è che utilizza una tecnologia già disponibile nei negozi. Non dobbiamo aspettare un momento futuro in cui i terminali con supporto Nfc saranno maggiormente diffusi”. In territorio Usa attualmente i sistemi abilitati all'Nfc sono poco più di 220mila. 

Inoltre, a differenza di Apple Pay, il nuovo acquisto di Samsung permette di raccogliere e spendere buoni omaggio, voucher promozionali, punti fedeltà, rappresentando un veicolo di marketing per i commercianti. D’altra parte, non tutti gli utenti smartphone (pensiamo soprattutto ai possessori di iPhone) potrebbero essere disposti ad “appesantire” i propri dispositivi con una custodia che non spicca per piacevolezza estetica. In cambio di questo sacrificio, però, potrebbero fare acquisti quasi ovunque lasciando a casa il portafoglio.

 

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