10/10/2017 di Redazione

Lavoro digitale? Gli europei approvano ma servono competenze

Una ricerca Ricoh-Censuswide sottolinea il rapporto fra dipendenti e nuove tecnologie in ufficio: il digital workplace piace sempre di più, ma gli stessi lavoratori chiedono una formazione continua. Soprattutto i più anziani.

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Il digital workplace piace ai lavoratori europei e genera ottimismo, al punto che gli stessi dipendenti vorrebbero che le aziende introducessero nuove tecnologie con cadenza costante, in modo da lavorare meglio ed essere più produttivi. Ma per “sopravvivere” al digitale è necessario essere formati. Purtroppo il 40 per cento del campione di una ricerca condotta da Censuswide per Ricoh afferma che la mancanza di competenze frena l’innovazione. Il 67 per cento degli intervistati vorrebbe ricevere maggiore formazione e solo il 27 per cento delle 3.600 persone coinvolte pensa che la propria azienda investa a sufficienza in questo aspetto. Il rischio è che una buona fetta della forza lavoro del continente, soprattutto quella svantaggiata dal punto di vista anagrafico, faccia sempre più fatica a stare al passo con i tempi.

È infatti significativo che il 34 per cento del campione non si senta in grado di utilizzare correttamente anche le soluzioni hardware e software più semplici, come Microsoft Office, le stampanti multifunzione e i Pc. Per non parlare ovviamente di nuove tecnologie come i sistemi per l’automazione di processi complessi.

Come anticipato, il crescente divario generazionale desta alcune preoccupazioni. Il 70 per cento degli intervistati è convinto che i dipendenti più giovani siano maggiormente portati ad utilizzare le nuove tecnologie e, di conseguenza, il 33 per cento di loro teme di perdere il lavoro a breve. “L’implementazione del Digital Workplace richiede competenze e capacità da parte dell’azienda di comprendere i bisogni dei dipendenti. Coinvolgerli e interagire con loro in ogni fase del progetto è quindi fondamentale”, ha spiegato Javier Diez-Aguirre, vp corporate marketing di Ricoh Europe.

 

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