25/01/2017 di Redazione

Le app di Android invadono i Chromebook vecchi e nuovi

Google ha pubblicato la lista dei portatili Chrome Os capaci di supportare Google Play e le applicazioni Android, includendovi tutti i modelli attesi nel corso di quest'anno e una sessantina di prodotti in commercio. Lenovo, Asus, Dell e Hp seguono l'esem

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Ci sono Samsung e Acer, e si sapeva, ma anche Lenovo, Asus, Dell, Hp, Toshiba e altri nomi meno blasonati: si allunga la lista dei produttori di portatili Chromebook compatibili con le applicazioni Android scaricate da Google Play Store. Una possibilità che la società di Moutain View aveva annunciato lo scorso anno e che aveva trovato una prima concretizzazione nei nuovi modelli presentati da Samsung e da Acer all'ultimo Ces di Las Vegas. Ora, stando alla lista pubblicata da Google, oltre sessanta portatili potranno eseguire applicazioni come Maps, Drive, WhatsApp, Messenger e via dicendo.

 

Per farlo, è sufficiente avviare un aggiornamento software e visitare poi via Web il Play Store, eseguendo un paio di passaggi (come da procedura descritta da Google). Restano esclusi da questa possibilità i modelli meno recenti, come il primo Google Chromebook Pixel (risalente al 2013), mentre quello di seconda generazione rientra nella cerchia.

 

In tutti i nuovi Chromebook in arrivo nel corso del 2017, invece, l'applicazione del Play Store sarà già preinstallata. La logica è, in ogni caso, la medesima: dal marketplace si potranno scaricare, installare e usare tutte le applicazioni nate direttamente dalla fucina di Google, così come altre, sia gratuite sia a pagamento. Un'altra possibilità quella di usare alcune app instantanee, senza doverle necessariamente installare sul dispositivo.

 

Il fatto potrebbe coinvolgere poco i consumatori europei, dato che la diffusione dei portatili basati su Chrome Os è soprattutto un affare nordamericano: oltreoceano, sono una scelta popolare fra studenti e lavoratori che necessitino di uno strumento leggero ed economico per scrivere, consultare la posta elettronica e navigare su Internet. In ogni caso la notizia è interessante perché porta avanti il progressivo avvicinamento fra i due sistemi operativi di Google, lasciando il dubbio di una possibile futura “fusione” fra Chrome Os e il robottino verde.

 

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