19/07/2017 di Redazione

Le app sconosciute a Google non vengono fatte passare

La G Suite di Big G si arricchisce di una nuova funzionalità per impedire tentativi avanzati di phishing: i servizi non ancora noti che provano ad accedere ai dati dell’utente vengono temporaneamente bloccati. Per proseguire è necessaria una doppia confer

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Non si ferma l’impegno di Google per aumentare il livello di sicurezza della propria G Suite. L’azienda ha appena svelato una nuova funzionalità di protezione che informa l’utente di applicazioni Web potenzialmente pericolose, perché non ancora verificate dalla stessa Big G. La novità è strettamente legata allo strumento Oauth apps whitelisting, introdotto a inizio luglio, che permette agli amministratori di creare un elenco di software affidabili a cui gli utenti possono collegare il proprio account business della G Suite. Nel caso però in cui i servizi a cui si vuole accedere non siano ancora “noti” ai sistemi di Google, comparirà una pagina di alert che informerà del potenziale pericolo a cui si sta andando incontro.

Sarà quindi l’utente a decidere se tornare indietro oppure andare avanti. Per evitare errori e mettere in salvo anche le persone più disattente, una volta fatto click su “Prosegui” comparirà una finestra di popup in cui bisognerà digitare da tastiera la parola “Continua”: un modo per portare praticamente a zero qualsiasi probabilità di click accidentale.

La schermata mostra inoltre molto chiaramente sia il nome dell’applicazione sia quello dello sviluppatore, per ridurre le chance di incappare in qualche campagna di phishing. Lo stesso nuovo livello di protezione è stato portato su App Script, set di strumenti che permette agli sviluppatori di creare con poco codice aggiuntivo degli add-on per Documenti, Fogli e Moduli. In futuro l’azienda ha pianificato di estendere la funzionalità di controllo anche alle applicazioni già esistenti e non più, quindi, soltanto alle nuove.

 

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