La voglia di farsi scorrazzare da un mezzo di trasposto che si guida da solo ha contagiato, finora, meno della metà degli automobilisti statuntensi e tedeschi. Per la driverless car c'è ancora parecchia strada da percorrere, per superare ostacoli tecnologici e riserve psicologiche, prima di potersi affermare come veicolo di largo utilizzo. Lo svela una nuova ricerca di Gartner, eseguita fra aprile e maggio di quest'anno su 1.519 persone residenti negli Usa e in Germania: più della metà degli intervistati, il 55%, non prenderà nemmeno in considerazione l'idea di viaggiare su future auto a guida totalmente autonoma.
Ed esiste anche un 29% di persone che disegna persino l'opzione intermedia, quella dei veicoli parzialmente autonomi. Alcuni episodi non piacevoli, inclusi incidenti più o meno gravi e hackeraggi dimostrativi, sicuramente non hanno alimentato la fiducia verso una frontiera tecnologica ancora da perfezionare, che nasce comunque innanzitutto per migliorare la sicurezza su strada. Permangono paure e confusione, alimentate da “situazioni inaspettate, preoccupazioni sulla sicurezza degli apparati e su possibili errori dei sistemi”, scrive Mike Ramsey, research director di Gartner.
Questo non basterà, però, a sbarrare la strada alle vetture senza conducente. La stessa Gartner sottolinea come attualmente decine di aziende stiano investendo e mettendo a punto sensori e tecnologie di computer vision, con cui i veicoli possano percepire e comprendere l'ambiente circostante. Altre 46 società stanno lavorando allo sviluppo di software di intelligenza artificiale per il trasporto su strada. “La tecnologia della guida autonoma”, rimarca Ramsey, “trasformerà sostanzialmente l'industria automobilistica, cambiando il modo in cui i veicoli sono costruiti, guidati, venduti, utilizzati e corredati di servizi”.
Fra chi ha scommesso con decisione sulla guida driverless c'è sicuramente Intel, azienda reduce fra l'altro dalla costosissima acquisizione di Mobileye e impegnata a testare una flotta di veicoli di livello di autonomia quattro (su un massimo di cinque). Un recente studio realizzato da Strategy Analytics per Intel stima che nell'arco di dieci anni, fra il 2035 e il 2045, la guida autonoma permetterà di ridurre il rischio su strada fino al punto di salvare mezzo milione di vite umane e di far risparmiare oltre 230 miliardi di dollari di investimenti pubblici in sicurezza dei trasporti.