08/09/2016 di Redazione

Le carte sono state firmate: prende vita Dell Technologies

Terminato il processo di fusione tra Dell ed Emc, che cessano di esistere. La nuova realtà, la più grande azienda It privata del mondo, genererà un fatturato annuo di 74 miliardi e offrirà prodotti client ancora con il marchio Dell, soluzioni infrastruttu

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Il traguardo è stato tagliato: è nata Dell Technologies, frutto della fusione tra l’azienda di Michael Dell ed Emc, le quali cesseranno formalmente di esistere come entità singole per dare vita a un nuovo colosso da 74 miliardi di dollari di fatturato annuo stimato. A quasi un anno dall’annuncio (il merge tra le due realtà, dal valore di 67 miliardi di dollari, è stato reso pubblico a ottobre 2015) ha quindi preso vita la più grande azienda tecnologica privata del pianeta, con 140mila dipendenti, che dovrà mettere a frutto l’enorme bagaglio di soluzioni che Dell ed Emc portano con sé. Si parla di una società basata principalmente su tre pilastri, che corrispondono ad altrettante aree di business: il brand Dell per i prodotti client (Pc, server, networking e così via); Dell Emc per le soluzioni infrastrutturali e i servizi e infine tutto il gruppo indipendente composto dalla ex Emc Federation, vale a dire Boomi, Pivotal, Rsa, Secureworks, Virtustream e Vmware (l’unica società ad oggi quotata).

In sintesi la nuova realtà offrirà un portfolio di prodotti a 360 gradi, comprendente hardware, virtualizzazione, orchestrazione, soluzioni Platform-as-a-Service (PaaS) e per lo sviluppo applicativo, sia tradizionale sia cloud native. Con la chiusura delle transazioni Michael Dell, che ha assunto il doppio ruolo di chairman e Ceo di Dell Technologies, è entrato nel consiglio di amministrazione di Vmware in qualità di presidente.

Gli azionisti di Emc hanno ricevuto la somma di 24,05 dollari per azione in contanti, oltre a delle tracking stock (azioni che seguono la performance di una divisione) legato a una porzione della partecipazione economica dello stesso ex colosso dello storage in Vmware (circa l’80%). Sulla base del numero stimato di azioni Emc circolanti al momento della chiusura, ha fatto sapere Dell Technologies, gli azionisti Emc hanno ricevuto 0,11146 azioni del nuovo tracking stock per ogni azione Emc.

 

Fonte: Dell Technologies

 

Il valore di questo tracking stock può essere diverso dal prezzo di mercato di Vmware, viste le diverse caratteristiche e diritti delle due azioni. Tra i principali numeri del nuovo gruppo, spiccano i 25 impianti produttivi, i 40mila venditori i 20mila brevetti compresi quelli in corso di approvazione e 12,7 miliardi di dollari investiti complessivamente in ricerca e sviluppo negli ultimi tre anni.

 

Un’operazione di questo genere porta ovviamente con sé problemi non da poco, sia di natura tecnica sia finanziaria. Per sostenere la fusione, Dell ha cercato di sfrondare dove possibile e ha finanziato il tutto facendo nuovo debito, che ad oggi dovrebbe ammontare a quasi 50 miliardi di dollari di esposizione. Ma se sulla carta il più è ormai fatto, si dovrà vedere ora come procederà la nuova avventura dal punto di vista pratico. Ictbusiness ha intervistato Adrian McDonald, presidente Emea Enterprise Business di Dell Emc.

 

Adrian McDonald, presidente Emea Enterprise Business di Dell Emc

 

Quali sono le aree tecnologiche verso cui convoglierete gli investimenti futuri?

Diciamo intanto che la realtà che abbiamo creato è in grado di generare un fatturato di 74 miliardi di dollari l’anno, e di investirne oltre 4,5 in ricerca e sviluppo. Con queste cifre diventiamo il primo soggetto privato del mercato It e possiamo avere un forte impatto non solo sul settore, ma sulla società nel suo complesso. Per tornare alla domanda, sicuramente il software è una delle aree dove chiunque operi nel digitale deve concentrare la propria attenzione, ma Dell Technologies e Dell Emc hanno skill e tecnologie in abbondanza in qualunque settore dell’It.

Come affronterete il tema dell’iperconvergenza visto che Nutanix, partner di Dell, è in diretta competizione con Emc?

Vogliamo diventare il primo fornitore mondiale di sistemi iperconvergenti. Nutanix ha un ottimo rapporto con Dell e questo rapporto proseguirà. Così come non si interromperanno le partnership con le aziende che erogano servizi e soluzioni utili ai clienti. Noi siamo una società di tecnologia e siamo focalizzati sui clienti, la nostra priorità sono loro, e a loro daremo la più ampia scelta possibile di infrastrutture e soluzioni.

Ci sono mercati, in senso geografico, che vedranno una crescita più rapida di altri?

Alcuni Paesi dell’Est Europa e dell’Africa hanno ovviamente migliori prospettive di crescita, ma io mi concentrerei sul fatto che da oggi i grandi clienti di Emc nei settori della finanza, della Pubblica Amministrazione e del retail potranno provare la tecnologia Dell, e che le tante medie imprese, soprattutto in Italia, che si sono affidate a Dell potranno accedere all’alta tecnologia di Emc. È questo il fattore di crescita più importante della nuova realtà nata ufficialmente oggi.

 

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