05/07/2007 di Redazione

Le cartucce per stampanti mentono

Nella maggior parte dei casi vi è sufficiente inchiostro per centinaia di stampe.

Introduzione

Il vento dell'ecologia soffia teso sul settore IT. È una buona notizia per tutti, perché non vi è politica "verde" senza risparmio. E così dopo l'impegno delle più importanti aziende produttrici di pc per contenere i consumi energetici, ecco affacciarsi un altro fronte: quello dei consumabili per stampanti. Le tanto odiate cartucce - che si esauriscono sempre nel momento sbagliato - sono state oggetto di un approfondito studio realizzato dalla società di consulenza TÜV Rheinland, su commissione Epson.

L'obiettivo era quello di valutare l'efficienza dei sistemi stampanti Epson, Lexmark, Canon, HP, Kodak, e Brother basati su mono e multi cartucce. Insomma, le classiche ink-jet presenti in tutte le case e i piccoli uffici. Ebbene, lo studio ha confermato che gli alert di esaurimento cartucce sono decisamente mal-tarati. La maggior parte dei consumatori procede con la sostituzione delle cartucce di inchiostro, senza badare al fatto che si potrebbero effettuare ancora con un buon numero di copie. Insomma, si sprecano unità colore preziose.

Secondo i test le stampanti Epson sarebbero le più attente al problema, con un 80% di efficienza complessiva. Un dato interessante se si considera che la peggiore del gruppo, una Kodak Easyhare 5300, non è andata oltre il 64%. TÜV Rheinland, in pratica, si è preoccupata di misurare il peso delle cartucce prima e dopo l’uso, bloccando ogni operazione alla segnalazione del primo alert mandato dalla stampante. Ecco quindi il primo problema: centinaia di pagine prima che finisca l’inchiostro i sistemi segnalano la sostituzione delle cartucce.

Soprattutto efficienza

La seconda questione degna di attenzione riguarda l’utilizzo delle cartucce multi-colore che tendono ad essere considerate "vuote" quando una delle cromie si esaurisce. In molti casi le cartucce di questo genere dispongono dai tre ai cinque inchiostri diversi: stampando molte foto è facile esaurire velocemente una dominante cromatica. Epson, non a caso, ha deciso di rendere possibile la sostituzione anche di una sola componente di inchiostro… Anche in questo caso però è difficile raggiungere il massimo dell’efficienza. Le cartucce singole spesso vengono segnalate vuote quando dispongono ancora del 20% di inchiostro: ciò vuol dire che ogni cinque se ne butta una intera. Ovviamente Epson – che ha commissionato il test – ha dimostrato di essere riuscita a diminuire lo spreco raggiungendo la soglia del 9%. 

Come fanno notare alcuni osservatori, però, i test non hanno rilevato quanto inchiostro venga sprecato per la mancanza d’uso. La cosiddetta "essiccatura" degli inchiostri, insomma, è un problema ancora da risolvere totalmente. Oltre a questo è stata completamente dimenticata la questione dei costi per pagina – in un certo senso anche più importante dell’efficienza. La soluzione Epson a più cartucce è efficiente, ma potrebbe dimostrarsi economicamente più sconveniente.

Epson e TÜV Rheinland, ovviamente, hanno tenuto a sottolineare che lo studio è stato commissionato per quantificare l’impatto ecologico della stampa a getto di inchiostro… nient’altro...

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