23/06/2017 di Redazione

Le lenti dei cellulari rischiano di essere soppiantate dai chip

Il California Institute of Technology ha realizzato un minuscolo componente in silicio in grado di simulare il comportamento dell’obiettivo fotografico: un prototipo che potrebbe portare alla costruzione di smartphone ancora più sottili.

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In futuro le fotocamere degli smartphone non avranno più le lenti? Secondo i ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) è possibile. Gli studiosi hanno pubblicato un lavoro scientifico in cui descrivono il funzionamento di un nuovo chip, chiamato optical phased array (Opa), che potrebbe sostituire le lenti portando a un’ulteriore riduzione dello spessore dei cellulari. Gli smartphone sono infatti sempre più sottili, ma fino a quando implementeranno una o più fotocamere per garantire agli utenti la possibilità di scattare ottime foto, non sarà possibile superare il limite fisico dettato dalle lenti. Il chip californiano, invece, è in grado di captare i segnali luminosi ambientali e di riprodurre i dati in un pattern utilizzando un algoritmo matematico, servendosi solo dei sensori ottici.

L’Opa presenta una batteria di ricevitori luminosi, ognuno dei quali può aggiungere in modo indipendente un ritardo temporale controllabile (noto come phase shift) alla luce captata, dando la possibilità alla fotocamera di “guardare” in direzioni diverse in modo selettivo, focalizzandosi così su oggetti specifici. Secondo il professor Ali Hajimiri, il chip può riprodurre l’effetto di obiettivi diversi, dal fish eye al tele, in pochi secondi, semplicemente riorganizzando il pattern luminoso.

Ad oggi la nuova soluzione, che occupa uno spazio inferiore a una moneta da un penny, integra soltanto una griglia 8x8 con 64 sensori e le fotografie ottenute sono caratterizzate quindi da una risoluzione molto bassa. “Ma questo sistema rappresenta un proof of concept per riconsiderare dal principio la tecnologia fotografica”, ha spiegato Hajimiri.

 

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