Quello che si dice un colpo di fortuna. Andreas Dahlin e Kunli Xiong della Chalmers University of Technology in Svezia, potrebbero essere riusciti a cambiare la storia dei display utilizzati nei lettori di libri elettronici. Indagando infatti su varie combinazioni di polimeri conduttivi uniti alle nanostrutture, i due ricercatori hanno scoperto come le piccole celle che compongono questi materiali flessibili possano essere accese o spente con un minimale cambiamento di voltaggio. Modificando così il proprio colore. Proprio come accade ai subpixel degli schermi Lcd. Ma, a differenza di queste tipologie di pannelli, le celle non emettono alcun tipo di luce. Sono così perfette per essere utilizzate, tra le altre cose, nei display degli e-reader. Oppure in tutti gli altri dispositivi pensati per carta e inchiostro elettronici.
Il tutto su un supporto con un spessore inferiore al micrometro e capace di restituire tutta la gamma cromatica dei display Lcd. I ricercatori hanno sottolineato come la nuova tecnologia richieda un decimo dell’energia necessaria per usare un tablet Amazon Kindle. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Advanced Materials.
“La ‘carta’ è molto simile ai Kindle”, ha spiegato Dahlin in un comunicato della Chalmers University. “E non è illuminata come un display standard, ma piuttosto riflette la luce esterna. Per questo motivo funziona molto bene dove c’è molta luce, come negli ambienti esterni, a differenza della tecnologia Led che si addice soprattuttto all’oscurità”. Ma, come detto, la scoperta consuma ancora meno energia degli schermi a cristalli liquidi.
Ma una sua implementazione effettiva è ancora di là da venire. “Il materiale non è pronto per un’applicazione pratica, ma le basi ci sono”, ha aggiunto Dahlin. “Il team ha testato e costruito pochi pixel, che usano gli stessi colori Rgb che, uniti, possono creare tutte le sfumature dei display a Led standard. Fino ad oggi i risultati sono stati positivi, ora non ci resta che costruire pixel che coprano un’area grande come quella di uno schermo”.