22/06/2018 di Redazione

Le pene d'amore costano il posto al Ceo di Intel

Il numero uno dell'azienda californiana, Brian Krzanich, è stato costretto a dimettersi per una relazione consensuale con una dipendente. Le regole della casa di Santa Clara vietano questo genere di rapporti. Il Ceo se ne andrà con una liquidazione di 44,

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Brian Krzanich lascia Intel, ma i risultati di business per una volta non c'entrano. Il Ceo della casa di Santa Clara è stato colto con le mani nella "marmellata" e ha dovuto ammettere di aver avuto in passato una relazione consensuale con una dipendente. Niente di particolare, si dirà, peccato che le policy aziendali non permettano ai manager di intrattenere questo genere di rapporti. Il consiglio di amministrazione è stato recentemente informato della liasion fra Krzanich e la dipendente e, dopo un'indagine condotta da consulenti interni ed esterni, ha appurato la verità. La società californiana non ha potuto fare altro che annunciare le dimissioni con effetto immediato del suo massimo dirigente. Il posto di Krzanich è stato preso a interim dal direttore finanziario Robert Swan, Cfo dal 2016 e con un passato in eBay.

Finisce così abbastanza mestamente la carriera di Krzanich in Intel, una società in cui lavorava dal 1982 e di cui era timoniere dal 2013. Secondo Forbes, comunque, l'ormai ex Ceo uscirà dalla porta con una liquidazione di circa 44,5 milioni di dollari, di cui 37,5 milioni in azioni e la parte restante suddivisa tra contributi, benefit sanitari e altre voci previste dal suo ricco contratto.

La caccia al sostituto di Krzanich è ovviamente già partita, ma al momento non si conoscono le tempistiche della nomina. Ma la persona che prenderà il posto dell'Ad dimissionario dovrà dimostrare le stesse capacità del suo predecessore, che è riuscito a tenere la barra a dritta in uno dei periodi più difficili per la storia del gigante californiano dei chip.

Se dal punto di vista finanziario la società è decisamente solida (e si aspetta di chiudere un trimestre da record), sul fronte del mercato la concorrenza si è fatta sempre più agguerrita, con player come Amd che hanno rialzato la testa nel segmento commercial e la partita in campo mobile ormai quasi definitivamente persa.

 

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