11/04/2016 di Redazione

Le prossime generazioni di Macbook saranno più sensibili al tocco?

Apple ha scelto di brevettare una tecnologia che consentirebbe di trasformare le tastiere dei computer in superfici touch dotate di feedback aptico. In questo modo, si potrebbe dire addio ai tasti fisici, diminuendo la penetrazione dello sporco e lo spess

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Apple sta provando a fondere iPad e Macbook in un nuovo dispositivo “ibrido”. Almeno a giudicare dal nuovo brevetto depositato dalla Mela presso lo Us Patent and trademark office e rilanciato in queste ore dai media statunitensi. Secondo il documento, la tecnologia riguarderebbe una “struttura di input configurabile e sensibile all’intensità del tocco per device elettronici”, totalmente piana. Il brevetto consta di uno strato di metallo superficiale, un altro livello sensibile al disotto del primo e un terzo layer accoppiato al secondo, in grado di rispondere in modo diverso all’intensità dell’input. Di fatto, si tratterebbe di un’enorme tastiera touch dotata di feedback aptico: la stessa tecnologia introdotta dalla Mela nel 2015 e implementata su Apple Watch, iPhone 6 e nel trackpad del Macbook.

Altro punto di forza della tecnologia è la possibilità di personalizzare la disposizione dei “tasti” (virgolette d’obbligo in quanto non si tratta di pulsanti fisici), adattando le configurazioni alle proprie esigenze. Infine, l’assenza di incavi per i tasti ridurrebbe il passaggio di polvere, liquidi e sporco sotto la tastiera, diminuendo il rischio di danni meccanici o a livello elettronico. Senza contare l’usura del tempo sui componenti, che in questo caso verrebbe azzerata.

Il documento depositato presso gli uffici federali, disponibile a questo link, spiega inoltre che la nuova tecnologia è dotata di una griglia di “micro-perforazioni o buchi” che aiuterebbero l’utente a identificare la corretta posizione dei tasti, i quali diventerebbero più visibili a seconda dell’illuminazione sottostante. Ovviamente, potrebbero servire anni per vedere realmente in commercio questa tecnologia.

Ogni anno Apple deposita infatti centinaia di brevetti, per evitare che le proprie idee (anche allo stato più embrionale) possano essere sfruttate da altri. Cosa che puntualmente, almeno secondo i legali della Mela, succede: si veda per esempio l’infinita disputa con Samsung proprio sullo sfruttamento di alcune tecnologie coperte da brevetto. I tempi di sviluppo di questi progetti sono in genere molto lunghi e sarà difficile vedere una tastiera completamente touch sulla prossima generazione di Macbook. Non è detto però che Apple, abituata a stupire il proprio pubblico, non riesca a concretizzare questa idea nei prossimi anni.

 

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