17/05/2012 di Redazione

Le pubblicità su Facebook sono un flop, GM lascia

Un sondaggio rivela che oltre l'80% degli utenti è totalmente o in buona parte disinteressato alle inserzioni pubblicate sulle pagine del social network. Il primo effetto collaterale è la disdetta del contratto da parte di General Motors. Ne risentirà la

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Gli oltre 900 milioni di utenti di Facebook non fanno clic sulle pubblicità e sui contenuti sponsorizzati del social network. Lo rivela un sondaggio condotto da CNBC e Associated Press, che alla vigilia della quotazione in borsa potrebbe creare più di un problema a Zuckerberg e soci.

La percentuale di utenti totalmente disinteressati ai contenuti promozionali di Facebook è del 57 per cento, mentre il 26% ha dichiarato di cliccare solo di rado sulle pubblicità. In totale, insomma, l'83 per cento degli iscritti a Facebook sono dei pessimi clienti per chi investe sul social network. Alla fine solo il quattro per cento degli utenti ha detto che spesso clicca sugli annunci.

Solo il 4% degli iscritti a Facebook è interessato alle pubblicità. General Motors lascia il social network

Il primo effetto collaterale è che General Motors ha spedito a Menlo Park una lettera di disdetta di tutti i contratti pubblicitari e altri clienti potrebbero seguire prossimamente. Una fonte vicina all'azienda ha dichiarato all'agenzia Reuters che la casa automobilistica ha rilevato uno scarso interesse da parte dei consumatori con le inserzioni su Facebook.

La notizia è senza dubbio pessima, ma la tempistica con la quale è arrivata è ancora peggiore. GM è terzo più grande investitore pubblicitario negli Stati Uniti, e la sua decisione incrina pericolosamente la strategia di Facebook e dà credibilità ai dubbi sull'efficacia della pubblicità su Facebook, rispetto a quella fatta tramite i media tradizionali.

Brian Wieser, analista di media presso il Gruppo di Ricerca Pivotal, non ha tardato a commentare che i risultati di questa ricerca "mettono in evidenza ciò che stiamo discutendo da tempo, ossia l'alto fattore di rischio del modello di business di Facebook". I forti finanziamenti che Facebook sta raccogliendo alla vigilia dell'esordio in borsa dai finanziatori (l'azienda ha alzato l'offerta del 25%) per ora lasciano sperare che il sondaggio sia passato in secondo piano rispetto al clamore dell'IPO più ricca della storia di Internet.

Cosa succederebbe però se alla luce dei risultati del sondaggio altri inserzionisti decidessero di seguire l'esempio di General Motors? La casa automobilistica ha spiegato che continuerà a tenere le sue pagine Facebook, che non costano nulla, per spiegare ai fan le novità e le iniziative dato che il social network "continua ad essere uno strumento molto efficace per l'impegno con i nostri clienti". Le pubblicità però saranno veicolate verso altri media.


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