23/06/2017 di Redazione

Le reti sono intuitive fin nel Dna con Cisco

L’azienda ha svelato una nuova architettura basata su elementi di intelligenza artificiale, che è in grado di imparare e di mitigare le minacce attraverso la crittografia, migliorando così sicurezza e agilità del business.

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Le reti diventano “intuitive” e smart grazie al layer software e all’apprendimento automatico, completando così quella visione che vuole tutti gli elementi dell’infrastruttura (elaborazione, storage e networking) completamente virtualizzati. L’ultimo (e differenziante) ingrediente che si è aggiunto al nuovo trend tecnologico è l’intelligenza artificiale, proposta ora da un player del calibro di Cisco come elemento fondante di una nuova offerta, descritta come “informata dal contesto e potenziata dall’intento”. Il Ceo dell’azienda, Chuck Robbins, ha presentato un prodotto che costituisce il primo mattone di quella viene definita come una nuova architettura di rete (“The Network. Intuitive”) ottimizzata per fornire infrastruttura con un quoziente di intelligenza superiore e livelli di sicurezza teoricamente incomparabili.

L’annuncio assume rilevanza anche per il fatto che i nuovi sistemi vengono offerti as-a-Service, un modello che nel tempo andrà progressivamente a soppiantare i contratti a licenza. In buona sostanza la novità è presentata come infrastruttura pensata per la nuova era digitale, in grado di connettere e gestire in tutta sicurezza un numero teoricamente infinito di dispositivi (dal mobile all’IoT) supportando le aziende nell'implementazione e nella configurazione rapida della rete in base ai requisiti di business.

Tutto da un unico punto gestionale. Il cuore della novità di Cisco, basata sulla Digital Network Architecture (Dna) svelata nel 2016, è il Dna Center: un cruscotto centralizzato e intuitivo che fornisce ai team It un approccio basato sugli intenti che copre progettazione, provisioning, policy e assurance. Grazie alla piena visibilità dell’intera rete, la dashboard permette ai team di centralizzare la gestione di tutte le funzioni del network.

In ottica sicurezza, Cisco ha potuto sfruttare l’enorme traffico che ogni giorno transita sul proprio hardware per ottimizzare soluzioni di apprendimento automatico in grado di imparare, adattandosi ai vari contesti, per rilevare in modo più efficace le minacce. Anche in caso di traffico crittografato. Utilizzando l’intelligence di Cisco Talos e il machine learning è così possibile identifica le “impronte digitali” dei pericoli noti, senza però decifrare nulla e mantenendo così la privacy dei dati.

 

I nuovi switch della serie Catalyst 9000 di Cisco

 

Secondo cifre fornite dal vendor, la piattaforma è in grado di assicurare una protezione nell’ordine del 99 per cento del traffico crittografato, con meno dello 0,01 per cento di falsi positivi. Sono parte dell’annuncio di Cisco anche i nuovi switch della serie Catalyst 9000 con Asic personalizzati, che potranno essere riprogrammati per l’utilizzo in cloud privati o con applicazioni specifiche. I modelli sono tre: 9300, 9400 e 9500 e saranno disponibili tra giugno e luglio.

 

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