20/02/2015 di Redazione

Le ricette di If This Then That da oggi si cucinano su smartphone

Il popolare servizio di istruzioni condizionali basato su Web lancia tre nuove app, per portare su mobile l’agilità delle scorciatoie semantiche. Si chiamano Do Button, Do Camera e Do Note e permettono l’automatizzazione di una serie di comandi con un toc

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Le “ricette” di If This Then That, noto servizio Web nato per automatizzare le operazioni seguendo istruzioni condizionali (comandi che permettono di eseguire blocchi di codice alternativi in base a una condizione), da ieri possono essere “cucinate” in una nuova suite di applicazioni. Ifttt ha presentato infatti la serie Do, per mettere a portata di mano tutta una serie di scorciatoie e velocizzare le attività quotidiane. I programmi, battezzati Do Button, Do Camera e Do Note e disponibili per dispositivi Android e iOs, sono semplici strumenti che permettono di creare catene di comandi con il drag and drop, attraverso una user experience minimale.

Nel dettaglio, Do Button unisce le funzionalità di diversi applicativi su Web e le “accorcia” in un widget che si andrà a collocare sullo schermo. Ad esempio, si può salvare in automatico la propria posizione Gps in un foglio di Google Drive, oppure impostare il termostato di casa o, grazie alla collaborazione con le lampadine Philips Hue, accendere la luce in una stanza. Al momento, però, si può programmare un massimo di tre ricette alla volta, ma il Ceo di Iftt, Linden Tibbets, ha promesso maggiore libertà in futuro.

Con Do Camera, invece, è possibile trasferire in automatico una foto appena scattata dallo smartphone o dal tablet su un account specifico, come ad esempio quello di Facebook. O, in alternativa, allegare l’immagine alla mail. Infine, Do Note permette di digitare qualsiasi comando o evento che si vuole ricordare e aggiungerlo poi su Google Calendar o twittarlo. Per questa app è attiva anche la funzione vocale, che libera quindi anche dall’uso delle mani.

 

 

Le soluzioni offerte da Ifttt, in continuo ampliamento con l’aggiunta di diversi “canali” e servizi da cui partire per creare le ricette, provano a dare sempre maggiore impulso all’integrazione tra i dispositivi mobili e l’Internet delle cose, permettendo agli utenti di comandare oggetti inanimati con cellulari e tablet. Sono infatti giunte a un livello avanzato le collaborazioni con altre aziende, come Hp e Fitbit, oltre alla già citata Philips, per creare nuove scorciatoie e semplificare così le nostre attività.

 

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