13/06/2016 di Redazione

Le startup europee salgono sulle spalle dei giganti

L’indice “Europe’s 25 Corporate Startup Stars 2016” ha nominato Cisco come la multinazionale più attiva nel supportare le giovani aziende del Vecchio Continente. Telecom Italia è al settimo posto. Microsoft solo 16esima.

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Un terzo dei programmi di accelerazione per le startup europee è oggi guidato o supportato dalle multinazionali. Il dato è stato rivelato da una nuova indagine condotta da Startup Europe Partnership (Sep) e Nesta e presentato durante lo Startup Europe Summit svoltosi a Berlino dal 9 al 10 giugno. Tra le grandi corporation più attive nel cercare nuovi talenti aziendali (e tra le più “generose” nell’elargire fondi) si trova Cisco che, secondo la ricerca, si trova oggi al primo posto con due miliardi di dollari di fondi gestiti, seguita da Rabobank, Unilever, Telefonica e Virgin a completare la top five. La classifica “Europe’s 25 Corporate Startup Stars 2016” include anche Telecom Italia (al settimo posto) e altre realtà eterogenee, non appartenenti quindi esclusivamente al mondo tecnologico in senso stretto.

Anzi, un gigante come Microsoft figura al 16esimo posto, preceduta di gran lunga da società come la compagnia di telecomunicazioni Orange (sesta) o la banca spagnola Bbva (ottava). In generale, il mondo dell’hi-tech non si comporta benissimo: oltre al gruppo di Redmond, infatti, l’unico altro gigante del segmento it è Sap, che si piazza in ventesima posizione.

L’associazione Sep sottolinea come Rabobank abbia di recente lanciato una piattaforma online per facilitare i contatti tra startup promettenti e imprenditori. Unilever, invece, ha investito circa 550 milioni di euro in giovani aziende e può contare su una “squadra” di cento progetti pilota. La giuria di Sep e Nesta, composta da otto giudici tra cui l’italiano Alberto Onetti, chairman della Mind The Bridge Foundation, è partita inizialmente da un gruppo di 70 corporation, per scremare poi la lista fino ai 25 nominati finali.

I grandi gruppi potevano essere indicati da altre società, dalle startup stesse o anche autonominarsi, ma ovviamente è spettato poi alla giuria il compito di verificare l’adesione a certi criteri minimi prestabiliti. “Cisco è molto attiva nell’ecosistema delle startup europee, a diversi livelli”, ha spiegato Onetti a Forbes. “Non solo nei processi di acquisizione, ma anche per quanto riguarda investimenti e supporto. Cisco è presente anche come partner in molti fondi europei di venture capital e ha attivato a Londra il programma Entrepreneurs in Residence […] ben pensato per garantire relazioni a lungo termine tra le proprie business unit e le aziende appena nate”.

 

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