09/05/2016 di Redazione

Lenovo a caccia di idee, punta 500 milioni di dollari sulle startup

L’azienda cinese ha annunciato la creazione di un fondo da 500 milioni di dollari, destinato al finanziamento di nuove idee imprenditoriali nei campi del cloud computing, dei Big Data, della robotica, dell’intelligenza artificiale e dei servizi Internet.

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Il primo produttore di Pc al mondo, nonché colosso in molti altri ambiti, scommette sulle piccole e giovani aziende: Lenovo ha annunciato un fondo di finanziamento per nuove startup da 500 milioni di dollari. Battezzato Lenovo Capital, avrà la missione di sostenere economicamente e con la creazione di sinergie le nuove idee imprenditoriali più interessanti nei campi del cloud computing, dei Big Data, della robotica, dell’intelligenza artificiale e dei servizi Internet.

Non è la prima volta che la multinazionale cinese devolve impegno e denaro alle startup tecnologiche: un primo fondo da circa 100 milioni di dollari ha già finanziato una quarantina di giovani aziende focalizzate sul gaming, sulla sicurezza, su sistemi operativi per i router (Newifi), sull’autenticazione basata su riconoscimento facciale (Nok Nok Labs), sull’intelligenza artificiale applicata all’-ecommerce (StyleWe). Una menzione a parte la merita Face++, startup israeliana creatrice di una tecnologia di riconoscimento facciale basata su cloud, tecnologia che viene già venduta a diverse aziende del settore bancario, a fornitori di servizi Web e di sicurezza.

 

 

Lenovo Capital è dunque il secondo fondo creato con questo scopo e sarà gestito dalla holding di appartenenza, Lenovo Group. In parallelo, l’azienda sta avviando un programma di incubazione mirato alla ricerca di ulteriori finanziamenti, sia da investitori esterni sia dal Lenovo Capital and Incubator Group. Proprio da quest’ultimo arrivano i 500 milioni di dollari di “iniezione” iniziale.

Pur mantenendo una solida prima posizione nel mercato mondiale dei Pc (con il 20,1% di market share nel primo trimestre di quest’anno, a detta di Idc), Lenovo non sembra voler restare seduta sugli allori. Il calo volumetrico delle vendite di personal computer prosegue su scala globale, non essendosi ancora verificata l’attesa inversione di tendenza. Negli smartphone, d’altra parte, l’acquisizione di Motorola Mobility non ha finora fruttato grandi risultati, ma anzi è al centro di un processo di razionalizzazione dell’offerta e di tagli al personale. Non stupisce allora troppo che l’azienda voglia tenere gli occhi aperti sulle innovazioni, mettendosi in pole position per future acquisizioni di promettenti startup.

 

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