12/11/2015 di Redazione

Lenovo, fatturato in crescita: ma prime perdite in sei anni

La ristrutturazione messa in atto dal colosso cinese, che ha comportato anche il licenziamento di 3.200 dipendenti, ha pesato sull’ultimo trimestre ma aiuterà nella riduzione delle spese. La società ha generato un giro d’affari di 12,2 miliardi di dollari

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La matematica non è un’opinione, ma qualche volta i numeri fanno le bizze. È il caso dell’ultima trimestrale di Lenovo, in cui l’azienda cinese ha riportato una crescita del fatturato (12,2 miliardi di dollari) del 16% anno su anno, raggiungendo anche un market share nel segmento Pc del 21,2%: quota che riconferma il colosso asiatico leader di mercato. Ma, nonostante questo, a causa di novecento milioni di dollari di svalutazioni legate a ristrutturazione e costi di compensazione dell'inventario, la compagnia ha segnato la prima perdita netta trimestrale degli ultimi sei anni (714 milioni di dollari, 6,43 centesimi per azione). Gli ultimi tre mesi non sono stati facili per Lenovo e, in particolar modo, per i suoi dipendenti. Nell’ambito di un articolato piano di ristrutturazione, infatti, l’azienda ad agosto ha annunciato una tornata di licenziamenti per 3.200 unità (il 5% della forza lavoro globale), accompagnata anche da una decisa razionalizzazione dell’offerta di dispositivi mobili legati al brand Motorola.

Tagli e riassetti vari, che comprendono anche l’integrazione del business System x acquisito da Ibm e ovviamente la riduzione di costi, dovrebbero iniziare ora dare i loro frutti. Come annunciato dal gigante cinese, il riallineamento del business porterà a sfrondare le spese superflue per 650 milioni di dollari per la seconda metà dell’anno fiscale in corso, arrivano così su base annua alla cifra complessiva di 1,35 miliardi di dollari. Inoltre, il profitto lordo è già aumentato dell’8%, per arrivare a 1,6 miliardi di dollari, mentre il margine lordo è rimasto costante, al 13%.

L’analisi dei vari segmenti di business include la prestazione di Lenovo nel mercato Emea, dove l’azienda ha avuto un fatturato consolidato di 3,2 milardi di dollari, con una crescita del 6% pari al 26% del giro d’affari globale. Questo malgrado il comparto Pc sia ormai notoriamente debole. La casa cinese è riuscita a mantenere il secondo posto nel mercato computer nell’area Emea, con una quota del 19,9%, ma nel segmento consumer è ancora prima segnando il settimo trimestre consecutivo di leadership.

 

 

Bene anche il mobile. La coppia targata Lenovo e Motorola è cresciuta in termini di unità consegnate del 101,8%. Complessivamente, il Mobile Business Group della società ha segnato un giro d’affari a livello globale di 2,7 miliardi di dollari, grazie anche all’inclusione delle entrate del brand statunitense (1,4 miliardi) contribuendo quindi così al 51,9% del fatturato totale della divisione. Il balzo anno su anno è stato del 104%.

Il comparto Enterprise, che include server, soluzioni storage e per l’iperconvergenza, software e servizi venduti sotto i marchi Thinkserver e System x, ha generato un giro d’affari di 1,2 miliardi di dollari, in crescita di 5,5 punti anno su anno. I prodotti System x hanno portato nelle casse di Lenovo circa novecento milioni e, per la prima volta dalla loro acquisizione, si sono dimostrati profittevoli, aiutando la compagnia ad aumentare del 2% il fatturato. L’azienda è fiduciosa del fatto che il proprio Enterprise Business Group raggiungerà i cinque miliardi di entrate, mantenendo un buon margine, a un anno dalla chiusura dell’accordo per i server della famiglia System x.

 

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