03/02/2016 di Redazione

Lenovo perfeziona la macchina del business, utili a +19%

Il colosso cinese nel terzo trimestre dell’anno fiscale, concluso il 31 dicembre, ha fatto crescere di quasi il 20% gli utili, a 300 milioni di dollari, pur patendo in termini di fatturato il calo delle vendite di Pc e smartphone. Il processo di efficient

immagine.jpg

Il giro d’affari di Lenovo è calato, ma l’azienda è sempre più in salute. L’apparente contraddizione è presto spiegata: migliora, nel terzo trimestre (chiuso il 31 dicembre 2015) dell’anno fiscale in corso, il rapporto tra fatturato e utili. Il primo dato, corrispondente a 12,91 miliardi di dollari raccolti nei tre mesi, è in calo dell’8% su base annua ovvero del 2% a valuta costante, mentre l’utile netto ha toccato i 300 milioni di dollari, con un incremento del 19% rispetto ai livelli dell’ultimo quarter del 2014 e con un esito decisamente migliore delle stime degli analisti (242,5 milioni). Simile rialzo per l’utile operativo trimestrale, 379 milioni, in crescita annua del 17%, mentre l’utile per azione è arrivato a 2,71 dollari.

Il primo venditore di Pc al mondo (21,6% di market share a detta di Idc) e il secondo in Europa dopo Hp, attribuisce il risultato all’innovazione di prodotto ma anche alle “azioni di riallineamento” annunciate in estate e attualmente in corso, il cui obiettivo è quello di ottenere a regime 1,35 miliardi di dollari di risparmi all’anno e dunque una struttura di costi significativamente inferiore rispetto alla concorrenza. Detto in parole più crude, Lenovo sta portando avanti il piano di licenziamento di circa 3.200 persone (il 5% della sua forza lavoro) e una razionalizzazione dell’offerta di smartphone. Un’opera evidentemente necessaria, anche per un’azienda florida, in uno scenario di mercato ancora segnato dal perdurante calo delle vendite di Pc e (per la prima volta) anche dal rallentamento degli smartphone.

Lo scorso trimestre”, ha commentato il chairman e Ceo di Lenovo, Yang Yuanqing, “nonostante il rallentamento macro-economico globale, le fluttuazioni valutarie nei mercati chiave e il declino del mercato dei Pc, Lenovo raggiunto un nuovo record di profitto e ha mantenuto fede al suo impegno di dare una svolta al suo business nel settore mobile. Ora, per continuare la crescita nei Pc, faremo leva sul trend di consolidamento e sulla sostituzione del Pc professionali, e sulle opportunità nelle categorie di prodotto più innovative”. Da queste parole sembra di intuire come Lenovo faccia affidamento sull’ingresso di Windows 10 nelle aziende o nelle case dei professionisti, oltre che sull’attrattiva esercitata dai nuovi modelli convertibili e ultrasottili.

 

Yang Yuanqing, chairman e Ceo di Lenovo

 

Per spingere le vendite e ridurre i costi di produzione degli smartphone, invece, “sfrutteremo al massimo economie di scala ed efficienza per accelerare la nostra crescita nei mercati emergenti, entrare con forza nei mercati maturi con prodotti innovativi e marchi di prestigio ed espanderci nel mercato aperto in Cina con un portafoglio prodotti ancora più forte”, ha annunciato Yuanqing.

In effetti, stando agli ultimi dati di Strategy Analytics, finora il matrimonio fra Lenovo e Motorola non sta fruttando come sperato, perché dai 92,7 milioni di smartphone venduti nel 2014 (considerando la somma dei due marchi) si è passati nel 2015 a 73,9 milioni. In ogni caso, l’azienda cinese ha detto di aver raggiunto l’obiettivo del pareggio dei conti nella divisione mobile, ammortizzando la spesa compiuta per l’acquisto di Motorola Mobility. Nel terzo ramo di attività, quello dei prodotti per l’Enterprise, “faremo leva su tecnologie all'avanguardia e partnership strategiche per ottenere una crescita profittevole”, ha dichiarato il Ceo.

 

ARTICOLI CORRELATI