28/08/2015 di Redazione

Lenovo ricorre alla stampella Motorola per rilanciare i cellulari

Il Mobile Business Group dell’azienda cinese sarà assorbito dalla divisione Motorola Mobility, malgrado la casa di Chicago sia una sussidiaria del colosso asiatico: gli statunitensi disegneranno e costruiranno tutti i nuovi modelli di smartphone di Lenovo

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Visti i tempi che corrono, meglio affidarsi a qualcuno per sostenersi a vicenda in caso di cadute. Il momento travagliato per Lenovo nel settore mobile, che ha contribuito non poco alla scelta di effettuare tagli al personale per 3.200 unità, potrà forse finire grazie al contributo di Motorola. L’azienda cinese, come dichiarato da un top manager al sito Ndtv Gadgets, ha infatti deciso di affidare il processo completo di design e di costruzione di cellulari alla compagnia statunitense, facendo assorbire il proprio Mobile Business Group (Mbg) dalla divisione Motorola Mobility. Quindi, in sostanza, lo storico brand alato di Chicago verrà incaricata di produrre tutti i nuovi modelli di smartphone che il colosso asiatico deciderà di realizzare d’ora in avanti. Una mossa coraggiosa, quella di Lenovo, in quanto Motorola è a tutti gli effetti una sussidiaria della casa madre cinese e non il contrario. L’azienda statunitense, dopo il tracollo innescato dall’arrivo sul mercato dell’iPhone, è stata prima acquisita da Google e poi, nel 2014, ceduta in mani cinesi.

Probabilmente, i dirigenti di Lenovo sperano, con questa scelta, di attrarre un numero maggiore di utenti nei mercati lontani da quello asiatico, Stati Uniti in primis. Terreno dove Motorola esercita un fascino maggiore rispetto a quello di Lenovo, che spera così di rivitalizzare un comparto apparso ultimamente in netta difficoltà.

Malgrado il vendor cinese sia il maggior produttore mondiale di computer, l’ultima trimestrale ha svelato un gruppo in affanno, non più capace di prestazioni folgoranti come quelle degli ultimi anni. Lenovo ha infatti chiuso gli ultimi tre mesi con un guadagno netto crollato del 51% su base annua, pari a 105 milioni di dollari. Nonostante il market share nel settore Pc sia salito al dato record del 20,6% e il fatturato sia cresciuto di tre punti (10,7 miliardi di dollari), il gruppo ha mancato le previsioni degli analisti.

 

Lenovo è il primo produttore mondiale di Pc, con il 20,6% di market share nell'ultimo trimestre

 

La sinergia con Motorola e i tagli alla forza lavoro rientrano in una strategia di riorganizzazione necessaria, che dovrebbe portare a ridurre i costi di 1,35 miliardi su base annua, oltre a una razionalizzazione dell’offerta mobile. Offerta diventata affollata e forse addirittura confusionaria dopo l’acquisizione della stessa Motorola, che continuerà comunque a vendere i propri dispositivi di fascia alta in modo indipendente nei mercati dove la sua presenza è più forte.

Considerati i pochi commenti fatti trapelare dai dirigenti dei due gruppi, in prima battuta non è stato chiaro se l’intenzione di Lenovo fosse quella di far sparire dalla circolazione il proprio brand nel settore smartphone. L’ipotesi è stata però smentita nelle ore successive da un portavoce del colosso cinese, che ha sottolineato come “entrambi i marchi (Lenovo e Motorola, ndr) rimarranno sul mercato. Le decisioni su eventuali cambiamenti del branding nel lungo periodo sono ancora in corso”.

 

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