29/01/2019 di Redazione

Linguaggio naturale e assistenti vocali per la BI smart

Con l’acquisizione di Crunch Data, Qlik mette a disposizione Crunchbot, uno strumento di intelligenza artificiale che permette di interrogare più velocemente i dati aziendali utilizzando frasi di senso compiuto. Prevista anche l’integrazione con i princip

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La business intelligence diventa più facile da comprendere con i bot. O, perlomeno, è quello che spera Qlik. L’azienda ha acquisito Crunch Data, una startup specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale che ha sviluppato Crunchbot: il conversatore automatico permette, ad esempio, di porre domande in tono colloquiale attraverso l'interfaccia utente di Qlik Sense o con strumenti di collaborazione come Slack, Skype, Salesforce Chat e Microsoft Teams. La funzionalità è un’esclusiva Qlik, è accreditata Trusted Extension Developer (Ted), è convalidata direttamente dal vendor per qualità e funzionalità e si basa sul framework Api aperto e sul motore associativo di Qlik.

Con Crunchbot è possibile anche esplorare i dati e interrogarli ricorrendo a servizi vocali come Amazon Alexa, ricevendo risposte e insight sotto forma di grafici, interpretazioni, driver chiave, calcoli periodici e previsioni. Inoltre, la soluzione consente di utilizzare un esclusivo motore di elaborazione del linguaggio naturale, che impara automaticamente e tiene traccia delle richieste degli utenti nel tempo, e un sistema di natural language generation, che fornisce approfondimenti sul presente e previsioni future.

Crunchbot è immediatamente disponibile per i clienti e sarà concesso in licenza durante il secondo trimestre dell’anno come soluzione a valore aggiunto alla piattaforma Qlik Sense. Qlik Insight Bot (questo il nuovo nome del prodotto) sarà disponibile insieme all'attuale funzionalità Insight Advisor e verrà ulteriormente integrato con il motore cognitivo proprietario del vendor.

 

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