28/10/2016 di Redazione

LinkedIn batte le attese: in ascesa fatturato e utenti

Nel terzo trimestre la società guidata da Jeff Weiner ha raccolto 960 milioni di dollari, crescendo del 23% anno su anno e superando le stime degli analisti. L’ingresso in Microsoft apre ulteriori prospettive di evoluzione del prodotto, mentre la Russia m

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LinkedIn naviga in acque serenissime, se non fosse per una nuova minaccia di blocco dell’accesso alla piattaforma, appena giunta dalla Russia. L’agenzia che regola le telecomunicazioni nel Pase ha fatto sapere che valuterà tale ipotesi, come conseguenza della sentenza di agosto del tribunale Tagansky di Mosca: il social network è stato giudicato colpevole di aver violato due principi sul trattamento dei dati. In primo luogo, non avrebbe rispettato la richiesta di conservare su server localizzati in Russia i dati dei suoi iscritti di quel Paese, e inoltre avrebbe utilizzati dai personali di utenti Web, anche non iscritti al servizio.

A parte i problemi “sovietici”, l’azienda guidata dal Ceo Jeff Weiner può sorridere di fronte ai risultati del terzo trimestre dell’anno fiscale, appena resi noti. Il fatturato dei tre mesi è stati di 960 milioni di dollari, superiore alla stima degli analisti (959 milioni di dollari) e migliorato del 23% rispetto ai livelli dell’analogo periodo del 2015. Nel giro di un anno la società è anche diventata più profittevole, avendo archiviato la perdita di 46,9 milioni di dollari del terzo quarter 2015 e avendo, invece, ottenuto 9 milioni di dollari di utile netto, corrispondenti a 6 centesimi per azione.

La fetta più grossa del giro d’affari, circa 623 milioni sui 960 totali del trimestre, deriva da quello che LinkedIn chiama “talent-solutions business”, ovvero i servizi rivolti alle società di recruiting. Altri 175 milioni sono il frutto della vendita di pubblicità su LinkedIn e siti collegati, mentre i contenuti sponsorizzati rappresentano una nicchia più piccola ma in forte crescita (+60% anno su anno). In ascesa anche il numero delle sottoscrizioni premium, +17%,

Voci in rialzo descrivono anche la popolarità del servizio di social networking lavorativo. Dai 450 milioni di utenti conteggiati nel secondo quarter, tre mesi dopo si è arrivati a contare 467 milioni; parallelamente, l’utenza attiva mensile è salita del 6% in un anno, arrivando a 106 milioni, mentre le visualizzazioni per utente unico sono aumentate del 20%. Del totale del traffico registrato sulla piattaforma, il 60% ha avuto origine da dispositivi mobili.

 

Jeff Weiner, Ceo di LinkedIn

 

“In futuro la combinazione con Microsoft creerà per noi l’occasione di incrementare enormemente l’impatto e le dimensioni del servizio con cui offriamo valore ai nostri iscritti e clienti”, ha commentato il Ceo, Jeff Weiner. Si prospettano, infatti, possibili integrazioni del social network con servizi e basi di dati appartenenti alla società di Redmond, quali Skype, Skype for Business, Yammer, Office 365 e Dynamics Crm. Il già annunciato ingresso in Microsoft costerà a quest’ultima oltre 26 miliardi di dollari e si realizzerà presumibilmente entro la fine dell’anno. È questo il motivo per cui LinkedIn ha scelto di non comunicare l’outlook sui risultati dell’intero 2016, ma ci si può fare un’idea considerando che la stima tracciata in precedenza era di un utile netto compreso fra i 3,65 e i 3,7 miliardi di dollari.

 

 

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