05/02/2016 di Redazione

Linkedin è solida ma non riesce a convincere i mercati

L’azienda ha chiuso il 2015 con un fatturato da ottobre a dicembre di 862 milioni di dollari, in aumento del 34% anno su anno. Ma il rosso trimestrale (dovuto ad acquisizioni) e un outlook negativo sul periodo in corso hanno fatto sprofondare del 28% il t

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Linkedin mostra due segni di debolezza e li paga duramente con un crollo a Wall Street, perdendo ben 28 punti nelle contrattazioni in after market. Il social network per professionisti ha presentato ieri i conti del quarto trimestre dell’anno fiscale 2015, indicando ricavi per gli ultimi tre mesi pari a 862 milioni di dollari (più 34% anno su anno) e di 2,99 miliardi per tutto l’anno (+35%). Ma a pesare sono stati due elementi: la chiusura del trimestre in rosso, con 8,4 milioni di perdite rispetto all’utile di 2,9 milioni dello stesso periodo del 2014, e l’outlook sul periodo in corso, definito deludente dai mercati. A far crollare il titolo in Borsa sono state quindi le aspettative, altissime, degli analisti, perché Linkedin ha spiegato il rosso come necessaria conseguenza alla politica di espansione portata avanti dal gruppo, che nel 2015 ha concluso le acquisizioni di realtà come Lynda.com, Connectifier e Fliptop.

I numeri del trimestre sono infatti abbastanza solidi e le singole voci sono quasi tutte in positivo. L’utile per azione diluito non-Gaap è stato di 94 centesimi rispetto ai 61 centesimi del Q4 del 2014 e nettamente superiore al consensus di Thomson Reuters fissato a 78 centesimi. Le vendite sono salite del 45% anno su anno, toccando i 535 milioni di dollari. In crescita anche i ricavi da iscritti premium (144 milioni, più 19%) e il fatturato della divisione Talent Solutions: la piattaforma utilizzata per la ricerca di candidati ha generato un volume d’affari di 535 milioni nel trimestre, pari a un aumento anno su anno del 45%.

Le soluzioni marketing hanno portato ricavi in aumento del 20% anno su anno, a 183 milioni, con gli aggiornamenti sponsorizzati che hanno contribuito in modo sostanziale alla crescita del gruppo, superando per la prima volta il 50% del fatturato di tutta la divisione Marketing Solutions. L’Ebitda aggiustato è stato di 249 milioni nel trimestre, pari al 29% del fatturato globale. Per tutto il 2015, questo dato ha toccato invece i 780 milioni (26% del giro d’affari).

 

Fonte: Linkedin

 

“Linkedin ha chiuso il 2015 molto bene”, ha dichiarato Steve Sordello, cfo dell’azienda. “Guardando al 2016, il nostro focus sarà quello di investire in modo intelligente nelle nostre proposizioni core per riuscire a sfruttare al massimo tutte le potenzialità che ci aspettano”. Ma, come detto, è proprio l’outlook sul periodo in corso a preoccupare maggiormente i mercati. Linkedin, per il Q1 dell’anno fiscale 2016, si aspetta infatti un fatturato di circa 820 milioni di dollari e 55 centesimi di Eps non-Gaap. Ma gli analisti si aspettavano un giro d’affari pari a 862 milioni e un utile per azione di 75 centesimi di dollaro.

Per tutto il 2016, infine, il social network professionale, che oggi conta circa 414 milioni di iscritti (in stagnazione), si aspetta un Eps tra i 3,05 e i 3,20 dollari, con ricavi pari a circa 3,65 miliardi. Wall Street, ancora una volta, aveva stimato valori superiori, con utili per azione a 3,67 dollari e un volume d’affari che avrebbe toccato i 3,91 miliardi.

 

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