Quante visualizzazioni ha totalizzato oggi l’ultimo vostro post su LinkedIn? Da oggi potrete saperlo, nel dettaglio, grazie alle nuove funzioni di analytics introdotte dal social network per professionisti. Un’occasione che ancora mancava e che altre “reti sociali” famose, Facebook in primis, avevano adottato già da tempo. È possibile, tramite il grafico rappresentato nell’immagine sottostante, analizzare l’andamento dei post fino a sei mesi antecedenti la data di pubblicazione. Muovendo il puntatore sui vari giorni, si ottengono informazioni più dettagliate. Le performance dei contenuti sono raggruppabili secondo diversi criteri: visualizzazioni, like, commenti e condivisioni, entrando anche nel dettaglio su quali altri membri del social network hanno interagito con i post. Gli elementi demografici forniscono ulteriori dati sulla tipologia di audience, oltre all’elemento geografico per scoprire da quali aree del mondo provengono i commenti dei propri ammiratori o, perché no, detrattori.
Dal punto di vista professionale, gli analytics di LinkedIn sono utili per suddividere gli utenti per tipologie aziendali, in modo da dare la possibilità all’utente di fornire, col prossimo post, notizie o commenti più in target con il proprio pubblico. Inoltre, analizzando i dati si può individuare il modo più veloce per stimolare un maggior flusso traffico sul proprio profilo.
Le funzionalità di analytics di LinkedIn, che ha superato ormai i 330 milioni di utenti in tutto il mondo, sono già disponibili. Ma non per tutti: l’implementazione della piattaforma procede casualmente, quindi è probabile che alcuni iscritti ne possano già disporre, mentre altri no. L’ultima notizia di rilievo dal social network per professionisti è arrivata quasi un mese fa, quando la società ha annunciato di avere acquisito per 1,5 miliardi di dollari Lynda, piattaforma di formazione a distanza.