28/04/2017 di Redazione

Lo IaaS del cloud di Oracle è la nuova “casa” di JD Edwards

Utilizzare l’Erp sull’Infrastructure-as-a-Service di Oracle permette di calibrare le risorse di calcolo, di storage e di networking necessarie, pagandole in base all’uso. Si risparmia, così, su costi di acquisto e manutenzione dell’hardware, ma si guadagn

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Quando si parla di cloud computing, non esistono scelte giuste o sbagliate a priori, ma piuttosto un insieme di possibilità da cogliere in base alle specifiche esigenze di un’azienda. Possibilità che mettono le ali alla cosiddetta “Digital Transformation”, di cui tanto si parla, e che si traduce non soltanto in un cambiamento di tecnologie, ma in una vera e propria evoluzione del business in termini di maggiore efficienza, incremento dei profitti e lancio di nuovi prodotti e servizi. Libertà di scelta e flessibilità sono alla base della strategia cloud di Oracle, in cui oggi rientra pienamente anche JD Edwards: lo storico gestionale Erp è pronto a volare nella nuvola, secondo le modalità più adatte per ciascun caso specifico.

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La società di Redwood sta infatti proponendo attraverso la sua rete di partner (in Italia sono Alfa Sistemi, Atlantic Technologies, Deloitte, GN Informatica, Horsa, Itd Solutions, Reply Consulting, RTT Srl e SinfoOne) la versione 9.2 della suite Oracle JD Edwards EnterpriseOne, un prodotto storicamente implementato on-premise che oggi può migrare sull’infrastruttura cloud di Oracle e/o integrarsi con i suoi servizi di piattaforma e applicativi.

In altre parole, JD Edwards può continuare a essere eseguito on-premise oppure spostato sulla nuvola, o ancora si può optare per un mix delle due componenti in ottica di cloud ibrido (per esempio, integrando il gestionale on-premise con i servizi PaaS e SaaS di Oracle, mantenendo però l’infrastruttura on premise).

In tutti i casi, si potranno preservare gli investimenti già compiuti in passato e JD Edwards continuerà a essere lo strumento principe per la gestione dell’azienda, dagli aspetti amministrativi e finanziari alle risorse umane, passando dalla produzione, dagli acquisti o dalle vendite.

Allo stesso tempo, con il cloud adottato nelle sue varie forme si otterranno benefici: si metterà il turbo al deployment (saranno necessarie poche ore, e non più settimane, per avviare un sistema completamente funzionante), si otterrà maggiore agilità di business (potendo aumentare, in base all’esigenza, le risorse cloud utilizzate), si potrà liberare il personale It dal lavoro di manutenzione ordinaria per dedicarlo ad attività più strategiche.

 

 

Ancor più rilevante è l’abbassamento delle spese di capitale, perché con lo IaaS non si acquistano nuove macchine e si paga secondo la logica “pay as you go”. Il modello di licenza per JD Edwards EnterpriseOne è il medesimo per le implementazioni on-premise e per quelle sul cloud, il che significa assenza di costi di licenza aggiuntivi in caso di migrazione (si pagano soltanto le risorse di computing, di archiviazione e di networking usate).

Oracle propone anche un’offerta private cloud destinata alle aziende che, per ragioni di compliance e di sicurezza, non vogliano spostare i propri dati al di fuori del proprio perimetro; anche in questo scenario valgono i medesimi vantaggi di scalabilità, flessibilità e integrazione. In tutti i casi, la combinazione di JD Edwards EnterpriseOne con Oracle Cloud permette di creare per l’Erp una piattaforma olistica e scalabile, che integri connettività, sicurezza, automazione, analytics, supporto al mobile e all’Internet of Things.

 

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