16/02/2017 di Redazione

Machine learning e IoT nelle acquisizioni di Sophos ed F-Secure

Nuove mosse nel campo della sicurezza: Sophos comprerà Invincea, società specializzata i rilevamento predittivo dei malware tramite intelligenza artificiale, mentre F.-Secure ha comprato l'italiana Inverse Path, che si occupa di protezione di sistemi emb

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C'è sempre più intelligenza artificiale all'interno delle soluzioni di sicurezza, mentre fra i bersagli presi di mira dai cybercriminali sempre più figurano gli oggetti e le reti dell'Internet of Things. Due tendenze che trovano perfetta conferma nelle acquisizioni appena realizzate da Sophos ed F-Secure: rispettivamente, la società statunitense Invincea, specializzata i rilevamento predittivo delle minacce tramite machine learning, e l'italiana Inverse Path, che invece si occupa di protezione hardware e di sistemi embedded dell'IoT (con particolare riferimento alle infrastrutture critiche e ad alcuni settori verticali). Per entrambe le operazioni societarie non sono stati comunicati numeri.

Quella che interessa Sophos non è ancora effettivo, ma l'accordo fra acquirente e venditore è già stato firmato. Domiciliata a Firefax, in Virginia, Invincea ha sviluppato una tecnologia che potrebbe essere definita come l'evoluzione degli antivirus classici, potenziati con l'intelligenza artificiale al fine di poter individuare e arrestare le minacce, sia note sia ancora ignote. Il tutto, senza dover basare la valutazione sulle signature. Il prodotto al centro dell'offerta si chiama semplicemente X by Invincea ed è un programma che utilizza gli algortimi di deep learning per analizzare qualsiasi file in ingresso su un endpoint. Con schemi di “ragionamento” complesso, determina il grado di somiglianza fra l'elemento e altri malware, per poi eventualmente spostarlo in quarantena o eliminarlo. L'intero procedimento impiega meno di 20 millesimi di secondo.

 

 

Sophos integrerà questa tecnologia all'interno delle proprie soluzioni per la protezione degli endpoint, ma allo stesso tempo manterrà in piedi l'attuale portfolio a marchio Invincea (incluso il citato X), vendendo attraverso il canale. L'attuale sede di Fairfax continuerà a essere operativa, mentre il Ceo e io Coo dell'acquisita, Anup Ghos e Norm Laudermilch, andranno a occupare posizioni digirenziali all'interno di Sophos. Dall'operazione è esclusa la divisione ricerca&sviuppo, Invincea Lab, che manterrà la sua indipendenza.

Ci si sposta in Italia, invece, con l'ultimo acquisto di F-Secure. Fondata nel 2005, la triestina Inverse Path propone soluzioni di sicurezza hardware e per la protezione di sistemi embedded critici, nonché una gamma di servizi. Si rivolge in particolare a clienti del settore industriale (infrastrutture Scada), dell'automotive, dell'avionica e della finanza, ma anche alle imprese. Il prodotto al centro dell'offerta è Usb Armory: un oggetto del tutto simile a una normale chiavetta Usb, che però racchiude al suo interno un vero e proprio computer. Si tratta- come suggerisce il nome – di una sorta di armatura configurabile e, nelle parole dell'aziende, di una “piattaforma portatile per applicazioni di sicurezza personali”. Inverse Path offre, inoltre, servizi di sicurezza che spaziano dalla valutazione dei rischi alla gestione delle vulnerabilità, passando per la risposta agli incidenti e la forensica.

 

 

 

Nelle intenzioni di F-Secure, l'acquisizione rafforza la posizione dell'azienda nel mercato dei servizi di cybersicurezza e di consulenza gestiti. “Inverse Path è stata una delle prime aziende a pubblicare ricerche sulla sicurezza del veicolo, e ora usano questa esperienza per aiutare i produttori di telematica per auto e veicoli a proteggere i loro prodotti", ha sottolineato Jyrki Tulokas, executive vice president, corporate strategy and development di F-Secure.

 


 

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